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Bruxelles, 19 feb. (askanews) – “Posso dire che Forza Italia al
Congresso di Bucarest sosterrà Ursutala von der Leyen come
candidata alla presidenza della Commissione europea”. Lo ha
annunciato oggi a Bruxelles il ministro degli Esteri e leader di
Fi, Antonio Tajani, a margine del Consiglio Esteri dell’Ue.

“Forza Italia è il Partito popolare europeo in Italia, e
all’interno del Partito popolare europeo ci esprimeremo, in
occasione del Congresso di Bucarest”, il 6 e 7 marzo prossimi.
“Ma il nostro intendimento – ha insistito Tajani – è di sostenere
Ursula von der Leyen, che probabilmente sarà anche la sola
candidata. Poi vedremo quello che accadrà, ma per quanto ci
riguarda sosterremo la continuità”.

“Abbiamo anche apprezzato – ha continuato – le sue ultime scelte:
quella a favore della difesa comune, che va nella direzione della
nostra linea politica; ma anche un atteggiamento positivo per
quanto riguarda quella che noi consideriamo ‘la terza via
dell’ambientalismo. Quindi la Commissione europea dovrebbe
abbandonare la posizione ideologica ed estremista che aveva
durante la presenza del commissario Frans Timmermans”, il
responsabile del Green Deal che si è dimesso l’anno scorso ad
agosto.

“Noi siamo – ha sottolineato il ministro degli Esteri – per una
politica ambientale che garantisca comunque l’economia reale e in
modo particolare l’industria e l’agricoltura, che non possono
essere penalizzate da obiettivi ambientali irraggiungibili;
perché – ha affermato – rischiano di essere obiettivi che
favoriscono il cambiamento climatico invece di combatterlo”.

Alla domanda su quali provvedimenti dovrebbe esserci la ‘marcia
indietro’ di von der Leyen sul Green Deal, Tajani ha replicato:
“Uno già c’è già stato, sui pesticidi; io credo che anche per
quanto riguarda l’auto elettrica si debba” rivedere la posizione
Ue. “Anche perché – ho osservato – il mercato sta cambiando
posizione; ve lo dice uno che è stato un grande sostenitore
dell’auto elettrica; ma io parlavo del 2050, non del 2035. Si è
voluto anticipare quella che era una scelta di buon senso, e
questo comporterebbe, se venisse confermata questa scelta, la
perdita di 70.000 posti di lavoro nel nostro paese. La lotta al
cambiamento climatico non può prescindere dalla questione
sociale”.

“Dobbiamo proteggere – ha insistito Tajani – il lavoro e i
lavoratori, non possiamo cancellare industria e agricoltura per
capricci estremistici con una visione ideologica. Io sono per una
visione pragmatica, sono convintamente impegnato per la lotta al
cambiamento climatico, ma devo tener conto dei problemi sociali.
In un paese come il nostro, che è la seconda manifattura
d’Europa, non si può che considerare l’importanza dell’industria,
e accompagnare l’industria in una transizione ecologica”.

“Penso per esempio – ha aggiunto il miinistro degli Esteri –
all’impegno per il nucleare. Noi siamo a favore del nucleare, e
anche la Commissione europea ha detto, nel documento sulla
‘tassonomia’ (che stabiliscce i criteri di classificazione delle
attività economiche che possono essere definite ‘verdi’ o
ecosostenibili per gli investimenti, ndr), che il nucleare non è
una fonte energetica inquinante. Quindi andiamo anche in questa
direzione: nella lotta contro il cambiamento climatico
l’industria potrà rifornirsi di fonti nucleari di ultima
generazione, anche con iniziative private, e questo ci fa ben
sperare.

“Il ministro Pichetto ha cominciato a lavorare, e noi di Forza
Italia andiamo assolutamente in questa direzione: usare il
nucleare – ha concluso Tajani – per combattere il cambiamento
climatico”.

Loc

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