2 minuti per la lettura
Roma, 12 feb. (askanews) – Italia e Romania si riuniranno ad altissimo livello in occasione del Vertice intergovernativo che si svolgerà il 15 febbraio a Roma, un vertice che affronterà molteplici temi, dalla sicurezza alla cooperazione in materie europee, alla difesa. Centrale sarà la collaborazione economica che vede Italia e Romania sempre più legate con un interscambio che punta a un nuovo record di 20 miliardi per l’anno appena concluso. L’occasione per rendere ancora più saldi questi legami sarà il Forum economico che si svolgerà subito dopo il Vertice, ha spiegato l’ambasciatrice di Romania in Italia Gabriela Dancau in un’intervista ad askanews, che modererà un dibattito nell’ambito di questo importante incontro.
“Il rafforzamento della cooperazione economica è uno dei principali temi del Vertice intergovernativo. Sullo sfondo delle crisi degli ultimi quattro anni, che hanno avuto e continuano ad avere un impatto negativo sulle catene di approvvigionamento globali, vogliamo spostare l’attenzione del Forum economico sull’approfondimento della cooperazione economica a livello regionale. Il Forum si concentrerà su alcuni settori prioritari per la cooperazione bilaterale: energia, IT&C, infrastrutture/industria metalmeccanica e industria agroalimentare. Siamo certi che le aziende italiane presenti all’evento riceveranno informazioni di interesse sulle opportunità che l’economia della Romania offre in questi settori”, sottolinea Dancau presentando l’evento.
“D’altra parte, la presenza al Forum di una delegazione di oltre 35 aziende romene di alto livello attive nei suddetti settori di attività dimostra il loro interesse per il mercato italiano e per l’ulteriore sviluppo della collaborazione con i partner italiani. La presenza del fattore politico accanto a quello imprenditoriale è la garanzia dello sviluppo di tali relazioni economiche in un ambiente prevedibile, beneficiando sia dalla ‘rete di sicurezza’ delle norme e dei regolamenti dell’UE che dall’ombrello di sicurezza della NATO”, aggiunge.
Inoltre, “da diversi anni, l’Italia è il secondo partner commerciale della Romania e, a fine 2023, stimiamo un totale di interscambi di oltre 20 miliardi di euro, un valore record nelle relazioni bilaterali. D’altro canto, l’Italia è il sesto investitore straniero in Romania, con un capitale sociale investito in imprese romene di 4,91 miliardi di euro, principalmente nei settori dell’industria manifatturiera e della produzione di attrezzature, delle infrastrutture, nel settore bancario, della moda, dell’industria agroalimentare, nel settore energetico e altro. La presenza di aziende italiane in Romania contribuisce in modo significativo allo sviluppo economico del Paese, essendo l’Italia il Paese di residenza degli investitori nella maggior parte delle aziende attive con partecipazione straniera al capitale sociale – attualmente circa 21.000”.
“Sulla base delle esperienze di successo delle aziende e degli imprenditori italiani in Romania, nonché della capacità dei partner romeni, siano essi privati o pubblici, di portare progetti complessi a buon fine, auspichiamo di moltiplicare questo volume di investimenti, anche diventando attraenti per quelle aziende che vogliono riportare le proprie capacità produttive dall’Asia al continente europeo, in un contesto di instabilità politica e o delle catene di approvvigionamento”, sottolinea l’ambasciatrice toccando un tema che è diventato cruciale soprattutto dopo la pandemia, il reshoring.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA