Andrea Bossi
2 minuti per la letturaCirò marina, ha origini calabresi il giovane ucciso a coltellate nel Varesotto, ipotesi delitto passionale o lite violenta, escluso il contesto di ‘ndrangheta
CIRÒ MARINA – Ha origini calabresi Andrea Bossi, il 26enne accoltellato a morte in casa sua a Cairate, nel Varesotto: è, infatti, pronipote del boss Cataldo Marincola, uno dei capi storici del “locale” di ‘ndrangheta di Cirò, anche se il delitto non sembra essere maturato in un contesto di criminalità organizzata. I carabinieri del Reparto operativo di Varese stanno indagando per omicidio dopo il ritrovamento del giovane senza vita nella mattinata di sabato.
A rinvenire il corpo straziato dalle ferite d’arma da taglio, una delle quale ha raggiunto la vittima alla gola, è stato il padre del giovane, Tino Bossi, che ha lavorato, sia pure per un breve periodo, a Cirò Marina, dove ha diretto alcuni istituti bancari. Le indagini sono coordinate, nella primissima fase, dalla Procura ordinaria di Busto Arsizio. Questo significa che il fatto di sangue per cui gli inquirenti procedono non è considerato un delitto di mafia. Bossi, del resto, è assolutamente incensurato. Tra le ipotesi, quella di una lite degenerata in maniera irreparabile e quella dell’omicidio passionale.
Bossi si era trasferito da pochi mesi a Cairate, dove viveva in un appartamento in via Mascheroni. I suoi genitori sono residenti, invece, nella vicina Fagnano Olona. Quando rientrava a Cirò Marina si trasferiva nella casa di via Cesare Battisti. Nel Cirotano, secondo varie testimonianze, era stato anche la scorsa estate ed era da tutti considerato come una persona gioviale e disponibile. Lascia il padre Tino, lombarda, la madre Rossana Bacher, che ha parentele con molte famiglie cirotane, e la sorella Federica.
La nonna materna della vittima, in particolare, è la sorella della madre del boss Marincol. Un esponente di spicco della criminalità organizzata calabrese che ha infestato anche il Varesotto. Numerose le sentenze che hanno acclarato l’operatività del “locale” di ‘ndrangheta di Legnano e Lonate Pozzolo, cellula al Nord della cosca Farao Marincola, dominante nel Cirotano e nel Cosentino jonico.
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