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La Sala Atelier dell’Università Mediterranea a Reggio Calabria durante l'evento

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Alla Università Mediterranea di Reggio Calabria 15 giovani startup hanno presentato il loro lavoro al DemoDay


Una piattaforma “no code” che consente di automatizzare flussi di lavoro in azienda anche senza particolari competenze informatiche, eliminando inutili ore davanti al computer o un sistema che permette, grazie a una rete di sensori, di monitorare i livelli di sofferenza delle piante di una coltivazione davanti a temperature estreme o ad agenti patogeni con grande risparmio di acqua e insetticidi. Si chiamano “Automyo” e “Girasole” e sono solo due delle startup ad alto tasso d’innovazione presentate nel DemoDay organizzato ieri da Tech4You nella Sala Atelier dell’Università Mediterranea a Reggio Calabria.

Le quindici giovani aziende presentate sono state selezionate attraverso la call “Tech4You, Empowering Possibilities” e vengono da un percorso di incubazione realizzato da Entopan Innovation, incubatore e acceleratore di Harmonic Innovation Group con sede a Caraffa di Catanzaro. Ciascuna ha raccontato in pochi minuti, il proprio progetto e ha ipotizzato, davanti a una platea attenta e partecipe, il suo viaggio nel prossimo futuro.

IL DEMODAY DELLE STARTUP ALL’UNIVERSITA’ DI REGGIO CALABRIA

La manifestazione, moderata da Augusto Coppola, si è aperta, dopo i saluti del Magnifico Rettore dell’Università Mediterranea Giuseppe Zimbalatti, della Prorettrice delegata ai Grandi Progetti e Infrastrutture di Ricerca e Board Member di Tech4you S.c.a.r.l. Mariateresa Russo, della Vicepresidente della Regione Calabria Giuseppina Princi, e del rettore della Magna Graecia di Catanzaro, Giovanni Cuda. A condurre il panel il responsabile scientifico di Tech4You, Maurizio Muzzupappa. In sala anche i soggetti chiamati al sostegno economico di queste giovanissime imprese: dalle banche a Invitalia.

Le idee sono tante e variegate. Si va da Digital Transformation “B4chem” che ha sviluppato e brevettato un reattore chimico – OnePot – che, come una stampante 3D, automatizza i processi di un laboratorio e li rende condivisibili e riproducibili; oppure “Babilot” che, si pone il problema di contrastare le soste vietate (in particolare quelle negli spazi riservati ai disabili) in una città del futuro con un sistema basato su sensori immersi nell’asfalto. “eSportVillage”, invece propone un’idea di centro fitness in cui si fatica e si suda in palestra ma ci si può cimentare nei più avanzati eSports senza consumare grassi ma divertendosi e rilassandosi. E c’è anche una piattaforma (si chiama “Kirke”) attraverso la quale artisti di tutti i tipi possono condividere le loro opere con gli appassionati che, a loro volta, possono supportare i loro preferiti attraverso donazioni o acquisti.

“UN ECOSISTEMA DELL’INNOVAZIONE”

«Oggi presentiamo questo ecosistema dell’innovazione – ha detto la prorettrice Mariateresa Russo – che mette insieme Calabria e Basilicata con un obiettivo, forse anche una promessa da mantenere: quella di riuscire a trasferire risultati della ricerca che possono davvero produrre sviluppo economico. Oggi presentiamo delle start up innovative, aziende che abbiamo selezionato in seno all’ecosistema e che già sono nelle condizioni di attuare un progetto innovativo. Il futuro di queste regioni, passa attraverso l’innovazione. Potremo fare un salto e creare davvero sviluppo se riusciamo a creare un tessuto produttivo basato sull’innovazione». Il senso, dunque, è proprio quello di partire da aree ipoteticamente più arretrate e mostrare fattivamente come in questo Sud si può fare un salto triplo nel futuro. Andando anche oltre i livelli di innovazione dei paesi europei più avanzati.

In conclusione l’intervento del dottor Cobis che è il referente del Ministero della Ricerca per questi progetti finanziati nell’ambito del PNRR. Collegati da remoto i tre valutatori scientifici di questo progetto che valutano lo stato di avanzamento, cioè il raggiungimento degli obiettivi previsti ed inseriti nei singoli progetti.

Ma prima di lascare il DemoDay, si può restare a bocca aperta ad ascoltare idee come “Landsight”, soluzione che permette il monitoraggio costante delle infrastrutture del territorio in modo da ottimizzare le attività di pianificazione, prevenzione e pronto intervento in caso di danni idrogeologici o “Orbita”, un progetto per automatizzare il riciclo delle schede elettroniche, attraverso tecniche ottimizzate di AI e Machine Learning, riducendo i costi e i tempi del processo.

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