1 minuto per la lettura
Sono stati affidati ai comuni di Reggio, Melito e alla comunità Giovanni XXIII
REGGIO CALABRIA – Sono 31 i minori non accompagnati a bordo della nave della Marina militare inglese “Echo” sbarcati stamane nel porto di Reggio Calabria (LEGGI)
I minori sono stati affidati ai Comuni di Reggio Calabria e Melito di Porto Salvo e alla Comunità Giovanni XXIII. Al momento dello sbarco tutti i migranti sono stati sottoposti alle prime cure sanitarie da parte del personale medico presente sul posto e assistiti dalle associazioni di volontariato. Coloro che presentavano patologie cutanee sono stati indirizzati nell’unità mobile di «decontaminazione» fornita dalla Regione Calabria.
«Il prefetto di Reggio Calabria Michele Di Bari ha espresso apprezzamento – è detto in un comunicato – per il continuo inesauribile impegno posto dal personale dell’ufficio, della polizia di Stato, dei carabinieri, della Guardia di finanza, del Comune di Reggio Calabria, della Polizia provinciale, della Capitaneria di Porto, della Protezione civile regionale, dell’Usmaf, dell’Azienda sanitaria, del Suem 118 e dell’Azienda Ospedaliera, dei Vigili del Fuoco, del Coordinamento ecclesiale che fa capo all’Arcidiocesi di Reggio Calabria e alla Caritas, della Croce Rossa Italiana, dai Cavalieri dell’Ordine di Malta e dalle altre associazioni di volontariato. Il sistema di accoglienza, coordinato dalla Prefettura – ha aggiunto – anche in questa circostanza ha fatto fronte anche a situazioni particolarmente complesse per la passione e la dedizione che caratterizzano l’attività del personale che assicura assistenza e conforto ai migranti».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA