Roberto Occhiuto con il ministro Adolfo Urso, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e l’amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola
4 minuti per la letturaVertenza Abramo, Occhiuto contratta con Tim un’ulteriore proroga della commessa, altri tre mesi in cerca di un piano strutturale per “salvare” circa mille lavoratori
CROTONE – Novità positive per i lavoratori dei call center calabresi. La prima arriva dall’incontro che il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha avuto ieri mattina al Ministero competente, così come aveva preannunciato ai giornalisti a margine del congresso provinciale di Forza Italia.
«Al Ministero delle Imprese e del Made in Italy – ha scritto il governatore – ho incontrato il ministro Adolfo Urso, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e l’amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, per fare il punto sulla vertenza Abramo Customer Care, una vicenda che riguarda oltre 1000 lavoratori tra le province di Crotone, Catanzaro e Cosenza. Abbiamo concordato una ulteriore proroga di 3 mesi – che si somma a quella ottenuta qualche settimana fa – finalizzata a verificare la possibilità di trovare una soluzione strutturale, anche attraverso l’attivazione di un reskilling dei lavoratori del gruppo per il loro impiego in nuovi progetti di digitalizzazione e di servizi per la pubblica amministrazione e per i cittadini».
Il reskilling altro non è che la procedura che porta allo sviluppo di nuove competenze e che ha lo scopo di permettere ai lavoratori di andare a ricoprire un differente tipo di ruolo all’interno dell’azienda per la quale lavora. Come si ricorderà, ci furono diversi giorni di protesta da parte dei lavoratori di Abramo di Crotone per la decisione di Tim di non rinnovare la commessa all’azienda, che comportava la cassa integrazione a zero ore per 493 dipendenti.
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VERTENZA ABRAMO, LA STRADA PER SALVARE I DIPENDENTI
Dopo una serie di interlocuzioni arrivò la proroga di tre mesi della commessa in questione, da parte della società telefonica, che, tra l’altro, non intende applicare la clausola di sociale di salvaguardia dei dipendenti della Abramo Customer care, proprio in attesa di un incontro al Ministero. Incontro che, come visto, attualmente ha prodotto solo un’ulteriore proroga di tre mesi, che non è certo l’obiettivo sperato, come spiega il segretario provinciale della Uil di Crotone, Fabio Tomaino: «la proroga di Tim naturalmente non è un obiettivo raggiunto è solo una soluzione temporanea che deve fare da ponte a quella che deve essere l’epilogo definitivo».
«Serve una presenza ma, soprattutto, un’incidenza della politica e delle istituzioni che fino ad oggi non c’è mai stata. Cominciando dalla partecipazione al tavolo di crisi del Ministero dello Sviluppo Economico dove sembrerebbe che finalmente parteciperà anche la Regione Calabria e nella figura del presidente il quale è in questo momento può avere un ruolo rispetto al governo, che rappresenta la maggioranza, un ruolo che imponga a Tim la prosecuzione della commessa e soprattutto l’applicazione di una clausola sociale con un accordo che consenta lo spostamento dei lavoratori. È – conclude Tomaino – il caso di rilanciare ancora di più perché quello di Tim è un falso alibi poiché la stessa potrebbe cominciare a internalizzare una serie di attività che ha delocalizzato fuori dall’Italia, all’estero, consentendo quindi di coprire e tutelare tutto il perimetro occupazionale della Abramo customer care se non, addirittura, consentire anche un eventuale incremento occupazionale».
LA CLAUSOLA SOCIALE SULLA COMMESSA DI POSTE
Un’altra buona notizia è quella riguardante la positiva conclusione dell’incontro tra le organizzazioni sindacali e le aziende Network Contacts e System House per l’applicazione della clausola sociale sulla commessa di Poste del sito di Crotone. «Dopo un primo momento di discussione – si legge in una nota unitaria delle segreterie regionali Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Ugl Telecomunicazioni e le Rsa – si è giunti alla conclusione che Network Contacts applicherà la clausola sociale di tipo A, mantenendo intatto il perimetro occupazionale e le condizioni economiche di tutti i lavoratori coinvolti. L’azienda non ha sciolto i dubbi riguardo l’ubicazione della sede in quanto ancora in trattativa per il contratto dello stabile ma ha garantito su Crotone.
Il passaggio avverrà l’1 febbraio prossimo. Si provvederà, come da prassi, alla firma delle risoluzioni con System House e le conciliazioni con Network Contacts indicativamente nell’ultima settimana di gennaio». Le sigle sindacali, poi, hanno comunicato che aggiorneranno al più presto sulle date e sull’ubicazione precisa della sede.
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