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Roma, 13 gen. (askanews) – “Voglio sempre giocare contro i migliori del mondo per misurare il mio livello. Spero di arrivare in finale e di giocarmi il titolo contro Djokovic”. Idee chiare e motivazioni forti per Carlos Alcaraz alla vigilia dell’Australian Open. Nel 2023 ha saltato la trasferta per infortunio, e l’ultima volta che ha messo piede nella Rod Laver arena – il 21 gennaio 2022 – è uscito sconfitto in coda ad uno splendido braccio di ferro contro Berrettini. ‘In quel periodo Matteo raggiungeva sempre le fasi finali degli Slam, per cui una sconfitta ci poteva stare” ricorda lo spagnolo. “Quella è stata l’unica volta in cui ho perso un match al quinto set, e rivedendo la partita ci accorgemmo che c’erano molti aspetti del gioco da migliorare”. Usa il plurale, il numero 2 del tabellone, perché il pensiero è sempre rivolto a Juan Carlos Ferrero. “Da allora abbiamo lavorato tanto, e oggi sono un altro giocatore”. Rispetto a due anni fa, Carlitos ha messo in bacheca due Slam e tante certezze in più: “L’anno scorso mi ero posto l’obiettivo di ripetere i risultati del 2022 e ci sono riuscito, visto che non solo ho vinto un altro Slam, ma nel ranking ho fatto più punti dell’anno precedente. Per cui mi ripeto: l’obiettivo del 2024 è quello di ricalcare i risultati del ’23”.
Il murciano tornerà numero 1 del mondo vincendo il titolo; arrivando in finale se Djokovic dovesse perdere al massimo in semifinale; o in semifinale con Nole eliminato ai quarti o prima. “Saperlo è una motivazione extra” ha detto Alcaraz in conferenza stampa durante il Media Day. Nel circolo esclusivo dei vincitori Slam, conferma l’iberico, entreranno presto anche Sinner e Rune: “Non so dire perché Jannik e Holger ancora non abbiamo vinto majors, ma credo che il livello di gioco che esprimono sia già sufficiente e che per loro sia solo questione di tempo”.
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