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L'arrivo delle salme in chiesa

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SAN LUCA (REGGIO CALABRIA) – Un silenzio surrerale, un dolore senza confine e tanta commozione a San Luca che oggi ha tributato l’ultimo saluto a Antonella(21 anni) e Domenico Romeo (27 anni), Elisa Pelle (24 anni) e Teresa Giorgi (34 anni), vittime di un terribile incidente stradale occorso sabato scorso lungo la strada statale 106 all’altezza di Montauro. Una tragedia ha scosso tutta la comunità di San Luca che da sabato si è stretta sui familiari dei giovani sanluchesi, trasformando il centro aspromontano in un lungo silenzio ricco di dolore.

Questa mattina si sono svolti i funerali nella chiesa S.s. Maria della Pietà gremita oltre ogni immaginazione. A celebrare la liturgia è stato vescovo della diocesi di Locri-Gerace monsignor Francesco Oliva, al suo fianco il parroco di San Luca Gianluca Longo, e il parroco sanluchese Don Pino Strangio.

La gente fuori dalla chiesa per i funerali

Oltre tremila persone hanno preso parte all’ultimo saluto dei «nuovi angeli del cielo», tanti i sindaci della provincia e anche così come presenti erano anche i sindaci di Montepaone e Montauro. Antonella, Elisa, Teresa, Domenico vittime della «statale 106, erano in strada per un bel gesto di misericordia. Gesti di grande valore, come dare da mangiare a chi ha fame, da bere a chi ha sete, fare una vista a un malato, fare una visita a un carcerato» ha detto il vescovo Oliva durante l’omelia.

VIDEO – L’USCITA DELLE SALME ALLA FINE DELLA CELEBRAZIONE

A ricordare le giovani vittime sono stati i loro famigliari con due lettere dove hanno espresso tutto il dolore per quei sorrisi strappati troppo presto alla vita e ai loro cari. Tra le vittime c’erano Teresa e Elisa mamme di bambini piccoli. Bambina, quella di Elisa di soli 11 mesi che insieme alla mamma ha perso anche gli amati zii. Invece, ad abbracciare i familiari a nome di tutta la comunità (in lutto cittadino) è stato il sindaco Bruno Bartolo con una toccante lettera: «In un giorno così doloroso non ci sono parole che possano reggere il peso dello sconforto e della pena per la prematura quanto tragica morte che ha stroncato quattro giovani vite, figli della nostra Comunità. La morte di giovani ragazzi lascia inebetiti, attoniti ed increduli. Il primo pensiero è – dice Bartolo- per loro, per l’interruzione del loro progetto di vita, poi per i loro familiari tutti, per lo sforzo che dovranno fare per sopravvivere. La morte di un giovane colpisce tutta la comunità, ognuno viene toccato nell’affetto, nel senso di impotenza, nel dolore in quanto umani in grado di entrare in sintonia con il dolore altrui, e ci spinge a riflettere, a interrogarci, a ricercare un senso nella perdita. Una vita che si spegne troppo presto toglie un po’ di futuro e di fiducia a tutti. Nella qualità di primo cittadino del Comune di San Luca, particolarmente costernato per il doloroso evento che ha colpito la parte più giovane della nostra Comunità, quattro giovani figli tra cui due giovani madri, personalmente e a nome dell’intera amministrazione comunale e della Comunità di Sam Luca esprimo con profonda commozione le più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime di un incidente e di una così grave perdita. Oggi è il giorno del dolore e della preghiera, non quello della polemica sui motivi che hanno portato a questo incidente, ma un dato certo è che sulle nostre strade, purtroppo, ci sono più poni e croci che alberi – ha aggiunto il sindaco di San Luca – il tema della sicurezza stradale tocca tutti noi da vicino e si fa sentire in maniera preponderante in occasione di eventi così tragici che non trovano una spiegazione e non lasciano spiragli alla rassegnazione».

E, ancora il sindaco Bartolo seppur in un momento di immenso dolore «vede affranto e cupo il cuore di tutti noi cittadini» ringrazia «Monsignor Oliva e tutti i presbiteri celebranti, i primi cittadini di Montepaone e Montauro, la delegazione dei sindaci della Locride e dell’Area Grecanica per la vicinanza dimostrata all’intera comunità. Ringrazio tutti coloro che hanno espresso una parola di conforto e tutti coloro che si sono adoperati per garantire la sicurezza nella realizzazione di questo triste e tragico evento che mai avremmo voluto vivere. Cari genitori, cari familiari, vi auguro di trovare la forza per andare avanti. Teresa, Antonella, Elisa e Domenico, riposate in pace»

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