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Uscito dal suo studio, il cardiologo Domenico Guzzo, è stato raggiunto da un uomo a volto coperto. Le sue condizioni non sarebbero gravi
COSENZA – Avrebbe opposto resistenza al suo rapinatore, che ha esploso due colpi di arma da fuoco, ferendolo ad una gamba. Non sarebbero gravi le condizioni del cardiologo cosentino Domenico Guzzo, aggredito da un malvivente a volto coperto pochi minuti dopo esser uscito dal suo studio di via Dalmazia, poco distante dalla centralissima piazza Cappello.
Per ora l’ipotesi è di un tentativo di rapina finito in malo modo, seppure gli investigatori non escludano alcuna pista.
Sulla dinamica esatta dell’aggressione, infatti, ci sono ancora accertamenti in corso. Da una prima ricostruzione pare che il professionista, intorno alle 19:15, sia uscito dal suo studio medico per raggiungere la sua autovettura. Non appena fuori dal portone dello stabile sarebbe stato bloccato da un uomo con il volto travisato da passamontagna, che avrebbe iniziato a minacciarlo di consegnargli i soldi e tutto ciò che aveva di valore con sé, tra cui un orologio da polso. Il medico, però, non avrebbe acconsentito alle richieste del delinquente, certo di riuscire a farlo desistere. Soltanto davanti al diniego del professionista, allora, il rapinatore avrebbe estratto dal pantalone un revolver, esplodendo un colpo in aria. Il dottore – shoccato da ciò che stava accadendo – sarebbe rimasto immobile e non avrebbe mostrato alcuna intenzione a cedere l’orologio e i soldi. Per questo, quindi, il balordo ha perso la calma ed ha premuto di nuovo il grilletto, colpendo questa volta il professionista alla gamba. La vittima, immediatamente, ha cercato riparo dentro il palazzo dello studio: il rapinatore ha provato a seguirlo per entrare all’interno, fortunatamente non riuscendoci e, soltanto dopo aver capito di non riuscire a portare a termine il colpo, è scappato via a piedi, dileguandosi per le traverse della frequentatissima via Misasi.
Sul posto sono subito giunti i carabinieri della Compagnia di Cosenza, che hanno già disposto posti di controllo rafforzati, nel tentativo di bloccare l’aggressore. Gli uomini del Norm, coordinati dal tenente Felice Bucalo, intanto hanno avviato tutti gli accertamenti tecnici e, già da subito, hanno iniziato a sentire alcuni testimoni oculari, che potrebbero aiutarli a tracciare una descrizione fisica dell’uomo che ha sparato in pieno centro. Una disgrazia sfiorata: il medico, subito trasportato all’Annunziata, sta bene e l’ogiva non gli avrebbe causato grave lesioni.
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