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I ladri alle prese con lo scassinamento di una cancellata

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Presi di mira, tra gli altri l’ufficio anagrafe del Comune, le sedi della Cgil e dell’azienda sanitaria provinciale, abitazioni private, esercizi commerciali e uno dei teatri cittadini, il “Morelli”

COSENZA – Polizia di Stato e carabinieri hanno sgominato a Cosenza, nel corso di un’operazione congiunta, detta “Predator” eseguita la scorsa notte e coordinata dalla Procura della Repubblica, una banda dedita da tempo a furti in uffici pubblici e privati, arrestando sette persone. Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare, sei in carcere ed una ai domiciliari, emesse dal Gip di Cosenza su richiesta della Procura.

La banda che é stata sgominata aveva compiuto furti negli ultimi mesi, tra l’altro, nell’Ufficio anagrafe del Comune, in alcune scuole, nelle sedi della Cgil e dell’Azienda sanitaria provinciale, abitazioni private ed esercizi commerciali ed in uno dei teatri cittadini, il «Morelli».

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Nelle scuole e negli uffici pubblici sono stati rubati, in particolare, computer ed altro materiale informatico. Nell’ambito dell’operazione sono state effettuate, inoltre, numerose perquisizioni che hanno portato al sequestro di materiale ritenuto utile per il prosieguo dell’attività investigativa.

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I NOMI DEGLI ARRESTATI:

Mirko Capizzano, 23 anni
Francesco Pace, 35 anni
Francesco Spina, 27 anni
Luca Cristiano, 37 anni
Mario Sacco, 55 anni
Diego Spina, 21 anni.
Agli arresti domiciliari Marco Maruro, 33 anni.

Tutti gli arrestati sono di Cosenza.

IL PROCURATORE. «Rubare un computer non è cosa da nulla, perché significa rallentare l’attività scolastica o amministrativa, con evidenti problemi per la comunità».

Lo ha dichiarato il procuratore capo di Cosenza Mario Spagnuolo, nell’illustrare ai giornalisti i particolari dell’operazione “Predator”. Sono state fatte delle perquisizioni nel centro storico e sono state trovate cesoie, due pistole scacciacani e un coltello. «I sette componenti della banda agivano in concorso tra di loro – ha aggiunto il procuratore aggiunto Marisa Manzini – a seconda delle circostanze, ma senza ruoli specifici».

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