La sede potentina dell’Unibas
2 minuti per la lettura«Gli studenti lucani meritano molto di più». E’, in sintesi, quanto ha evidenziato, ieri in una conferenza stampa, il Consiglio degli studenti dell’Università della Basilicata presso i locali del Comincenter. Un incontro convocato «per chiarire – hanno spiegato – la situazione tra componente studentesca e governance Ardsu e ribadire qual è la mission ultima dell’ente: erogare servizi di qualità agli studenti».
«Il Consiglio ha constatato – hanno evidenziato – che, nonostante i numerosi mirati interventi del rappresentante degli studenti nel Cda Ardsu, questi sono stati puntualmente inascoltati. Il Cda ha confermato l’approvazione dell’assestamento generale del bilancio di previsione 2023/2025, con il voto contrario del consigliere di nomina studentesca Luca Smaldore. Gli studenti hanno dovuto prendere atto della totale chiusura da parte della governance dell’ente, nonostante una raccolta di numerose firme e pur in presenza di un avanzo di bilancio di oltre 2 milioni di euro, rispetto alle istanze degli studenti».
In particolare, gli studenti «hanno visto stralciato il bonus trasporti, previsto nel bilancio di previsione – hanno rimarcato -, non implementato il finanziamento di borse di dottorato, l’assenza di 6 giorni su 7 dello sportello Ardsu a Potenza e la totale assenza dello stesso a Matera, la mancata previsione del Podcast universitario, la situazione nelle due residenze universitarie di Potenza insalubre, per la presenza di muffe e infiltrazioni, e una parte della struttura priva di riscaldamento e di servizi essenziali, come la lavanderia. Il Consiglio degli studenti chiede, inoltre, che vengano velocizzate le procedure per la liquidazione delle borse di studio, atteso che non sono state ancora pubblicate le graduatorie definitive; quindi tutti gli studenti, compresi i futuri beneficiari di borse di studio, continuano a pagare i pasti che dovrebbero essergli rimborsati».
la protesta si è arricchita, poi, di una polemica per l’affissione, martedì scorso, nelle due residenze di Potenza, «di manifesti che affermavano la negligenza della componente studentesca nell’interlocuzione con la governance dell’Ardsu. Questi informavano gli studenti che il loro rappresentante sarebbe stato convocato, senza presentarsi, a una riunione informale Ardsu da tenersi il 12 dicembre per discutere delle problematiche relative alle residenze, da Smaldore stesso messe in luce in data 1 dicembre con la richiesta di discuterle nel Cda del 28 dicembre prossimo.
Il rappresentante – aggiungono gli studenti – ha ricevuto una Pec dall’Ardsu, ma, portato in errore dall’oggetto fuorviante della stessa che riportava la dicitura “invio documento d’Archivio”, non ne ha preso visione. Questa comunicazione, inoltre, non è stata inviata agli altri membri del Consiglio e in tutte le altre occasioni di riunioni formali e informali, oltre alla convocazione tramite Pec, Smaldore ha ricevuto per tempo apposite telefonate».
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