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Coltivazione e produzione di droga e detenzione abusiva di armi, queste le accuse mosse a due giovani di Joppolo entrambi agli arresti

VIBO VALENTIA – Coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di armi. Queste le accuse mosse a due soggetti di Joppolo dalla Procura di Vibo guidata da Camillo Falvo riguardo una indagine della polizia di Vibo. I due indagati, Francesco Taccone (classe 1997 di Caroniti di Joppolo arrestato in carcere e difeso dall’avv. Francesco Manti) e Adriano Romeo (classe 1988 di Caroniti di Joppolo ai domiciliari e difeso dall’avv. Francesca Comito) sono destinatari di una ordinanza di custodia cautelare in carcere ed agli arresti domiciliari emessa dal Gip di Vibo Valentia. Ad operare sul campo gli agenti della sezione “antidroga” della Squadra Mobile e del Posto Fisso di Tropea. Inoltre, hanno cooperato nelle attività anche unità cinofile antidroga ed antiesplosivo della Questura di Vibo Valentia.

Le indagini sono iniziate alla fine del mese di ottobre. Nell’ambito delle attività della Questura di Vibo Valentia volte alla prevenzione e contrasto della detenzione e spaccio delle sostanze stupefacenti, gli agenti hanno eseguito una serie di perquisizioni nell’abitato di Joppolo. All’interno di alcuni stabili/aree disabitati, hanno rinvenuto e sequestrato circa 800 piantine di canapa indiana in fase di essiccazione per un peso complessivo di circa 8 Kg nonché n. 94 cartucce cal. 12 e 38 special, n. 1 caricatore vuoto per pistola e un kit per la pulizia delle armi.

A questo punto gli investigatori hanno avviato, con il coordinamento del Pubblico Ministero titolare dell’indagine, gli approfondimenti investigativi. Indagini che hanno permesso, anche attraverso l’analisi delle immagini registrate da una telecamera del circuito di sorveglianza ubicata nella medesima via degli immobili di interesse investigativo, di acquisire «univoci elementi di reità a carico dei due indagati circa la riconducibilità del materiale sequestrato in capo agli stessi».

Gli inquirenti hanno infatti, riscontrato come da agosto i due si siano recati con cadenza pressocché giornaliera dove c’erano la sostanza stupefacente e le munizioni. In alcune occasioni, hanno anche trasportato attrezzature atte alla pesatura e confezionamento dello stupefacente.

Ma non basta. Uno degli indagati è stato, inoltre, ripreso mentre, dopo essersi introdotto al di sotto della porta di uno degli stabili disabitati, recuperava un’arma lunga (fucile). L’arma era avvolta parzialmente da un sacco di plastica. L’uomo provvedeva a trasferire l’arma in altro luogo. Nel corso delle attività connesse all’esecuzione delle misure cautelari, all’interno di una casa disabitata sita nelle immediate vicinanze dell’abitazione di uno degli indagati, è stata rinvenuta e sequestrata ulteriore sostanza stupefacente del tipo marijuana contenuta in sei sacchetti in cellophane per un peso complessivo di circa kg. 1,8 ed una bilancia di precisione. Al termine delle formalità di rito per uno dei due indagati si sono aperte le porte del carcere di Vibo Valentia, mentre l’altro è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

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