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Roma, 13 dic. (askanews) – Sulla riforma del patto di stabilità
“ribadisco che la trattativa è molto serrata e le posizioni di partenza sono distanti” ma “credo che qualche spiraglio si veda” e “la posizione italiana si deve decidere alla fine”. Così la Premier Giorgia Meloni, nell’aula del Senato, in sede di replica sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo.
“Sapete quale posizione il governo italiano ha portato avanti” che “mi sembra trasversalmente condivisa tra le forze politiche, cioè rivendichiamo una riforma che tenga conto di una strategia che l’Europa si è data” e “non avrebbe senso, sono d’accordo anche con Monti, che l’Europa nel momento in cui deve definire la governance non tenesse conto di quello che ha incentivato gli Stati a fare”, ha osservato Meloni.
“Noi siamo stati incentivati su una serie materie e riconoscere quegli investimenti non serve solo all’Italia, ma all’Europa interna. Altrimenti si continuano a fare cose totalmente miopi dove da una parte si incentivano gli investimenti e dall’altra si colpiscono le Nazioni che fanno quegli investimenti. E’ una posizione di buon senso e pragmatica” quella italiana su cui “non c’è ancora un accordo definitivo ma non posso non esprimere una punta di soddisfazione per qualche passo avanti fatto”, ha sottolineato.
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