X
<
>

Share
1 minuto per la lettura

Roma, 12 dic. (askanews) – Sul Patto di Stabilità “l’unica cosa che non sono disposta a fare è dare il mio assenso a una riforma del Patto che non questo governo ma nessun governo italiano potrebbe in futuro rispettare” dunque intendo “condurre questa trattativa nel modo più serio possibile non anteponendo il mio interesse personale sapendo che se non si arrivasse a una soluzione verremmo accusati di essere isolati ma io preferisco essere accusata di essere isolata piuttosto che di aver svenduto l’Italia come capitato ad altri”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella replica alla Camera dopo il dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo.

“La trattativa – ha aggiunto – è serrata, si parte da posizioni tra loro molto distanti. La posizione definitiva dell’Italia andrà presa quando sapremo esattamente dove si è fermata la trattativa. Continuiamo a lavorare per quella che per noi è la priorità ma non è solo un interesse italiano: riconoscere il valore degli investimenti su scelte strategiche non aiuta solo gli Stati che hanno fatto gli investimenti ma anche l’Ue a saper stare in questo tempo, in cui la competitività di altri grandi attori internazionali aumenta. Pensiamo che con la posizione italiana si stia anche difendendo un’Europa che sulle grandi scelte strategiche è un po’ mancata in passato e può recuperare le mancanze. Faremo del nostro meglio per ottenere la migliore delle soluzioni possibili con un approccio costruttivo e programmatico, in cui dobbiamo tenere aperte tutte le opzioni”.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE