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Nicholas Sia

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CATANZARO – Diciassette anni di reclusione per omicidio premeditato. È arrivata oggi la sentenza del giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Catanzaro, Antonio Battaglia, per Nicolas Sia, il diciannovenne accustao di aver accoltellato a morte il diciottenne Marco Gentile la sera del 24 ottobre dello scorso anno.

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Un omicidio eclatante, commesso a pochi passi dai frequentatissimi giardinetti di San Leonardo e per un debito di soli 10 euro che l’imputato non avrebbe mai saldato alla vittima, che, in più occasioni, lo avrebbe sbeffeggiato pubblicamente.

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Questo, almeno, avrebbe raccontato Nicholas Sia alla polizia nel momento in cui, messo alle strette, ha ammesso di aver colpito più volte la vittima, fino a lasciarla a terra agonizzante (LEGGI LA NOTIZIA DELL’ARRESTO). Per poi darsi alla fuga, dopo aver sferrato un ultimo fendente ad un amico minorenne di Marco, che aveva tentato di salvare quest’ultimo dalla furia omicida dell’imputato.

Il pubblico ministero, Paolo Petrolo, aveva chietso 20 anni di reclusione, supportato dagli avvocati di parte civile, Antonio Ludovico e Ottavio Porto. (LEGGI LA NOTIZIA SULL’ACCUSA FORMALE E LA CHIUSURA DELLE INDAGINI) La difesa, rappresentata dall’avvocato Giancarlo Pittelli, aveva tentato fino alla fine di dimostrare l’incapacità totale di intendere e di volere di Nicolas Sia al momento del fatto.

Ora la sentenza emessa con il rito abbreviato dal gup, Antonio Battaglia, che ha pure condannato l’imputato a un risarcimento danni pari a 250 mila euro a testa per padre e madre della vittima, e pari a 90 mila euro ciascuno a favore delle due zie. Tra 90 giorni le motivazioni della sentenza e la valutazione, da parte della difesa, di ricorrere in appello contro al condanna di ieri.

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