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Petrolmafie-Dedalo, sentenza di primo grado nel processo sul traffico illecito di carburante: 35 condanne, c’è anche l’ex presidente della provincia di Vibo
VIBO VALENTIA – Si è concluso dinnanzi al tribunale collegiale di Vibo Valentia, presieduto dal giudice Gianfranco Grillone, li primo grado del processo “Petrolmafie-Dedalo” che vedeva imputati presunti vertici della criminalità vibonese come il boss Luigi Mancuso, e altri esponenti di vertice del clan di Limbadi come Francesco Mancuso, politici quali l’ex consigliere comunale di Vibo, Franco Tedesco, l’ex presidente della Provincia di Vibo, Salvatore Solano, gli imprenditori del carburante Giuseppe e Antonio D’Amico.
Al centro dell’inchiesta, il business dell’illecita commercializzazione di carburanti e del riciclaggio per milioni di euro in società petrolifere intestate a prestanome. In questo filone, le persone a processo sono accusate, a vario titolo, per associazione di stampo mafioso, associazione per delinquere finalizzata a commettere delitti di estorsioni, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita in attività economiche, intestazione fittizia di beni, evasione delle imposte e delle accise anche mediante emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti (Foi), contraffazione ed utilizzazione di documenti di accompagnamento semplificati (Das); delitti aggravati dall’essere stati commessi al fine di agevolare le associazioni ’ndranghetistiche attive sul territorio calabrese.
PETROLMAFIE, LA SENTENZA DI PRIMO GRADO
Nello specifico la sentenza ha visto le condanne di Luigi Mancuso, considerato il capo del Crimine Vibonese, a 30 anni di reclusione, così come per Giuseppe D’Amico; 18 anni e 10 mesi invece per il fratello Antonio; 10 anni per Francesco Mancuso alias “Tabacco”. Passando alla politica, i giudici hanno inflitto 10 anni e 1 mese per l’ex consigliere comunale Franco Tedesco, e un anno (pena sospesa) con la caduta delle aggravanti per l’ex presidente della Provincia di Vibo, Salvatore Solano, attuale sindaco di Stefanaconi. Nei suoi confronti la Dda di Catanzaro aveva chiesto 7 anni.
PROCESSO PETROLMAFIE: LE CONDANNE DI PRIMO GRADO DISPOSTE IN SENTENZA
- Amato nicola 5 anni e 6 mesi
- Avvinto Benedetto 3 anni e 5 mesi
- Bettozzi Anna 6 anni e 1 mese
- Coppola Alberto 9 anni e 10 mesi
- Coppola Roberta 4 anni e 4 mesi
- D’Agostino Felice 6 anni e 1 mese
- D’Amico Antonio 18 anni e 10 mesi
- D’Amico Giuseppe 30 anni
- D’Angelo Francesco 10 anni
- Di Cesare Virginia 4 anni e 7 mesi
- Carmelo Fabbretti 2 anni e 2 mesi
- Giuseppe Fasulo 5 anni
- Sebastiani Foti 4 anni e 5 mesi
- Gennaro Gravino 3 anni 10 mesi
- Leonardi Sergio 8 anni e 10mesi
- Limardo Cesare 3 anni
- Lipari Paolo 3 anni e 3 mesi
- Mancuso francesco 10 anni e 2 mesi
- Mancuso luigi 30 anni
- Mancuso Silvana 12 anni e 2 mesi
- Matina Nazzareno 2 anni e 10 mesi
- Mitidieri Giulio 5 anni e 1 mese
- Monteleone Francesco 2 anni e 6 mesi
- Petko Petyo Zehlev 2 anni e 10 mesi
- Prenesti Antonio 15 anni
- Pugliese Rosamaria 7 anni
- Ruccella Giuseppe 12 anni e 1 mese
- Salamò Fortunato 2 anni e 10 mesi
- Sciuto Damiano 4 anni e 5 mesi
- Solano Salvatore 1 anno
- Tedesco Francescantonio 10 anni e 1 mese
- Terranova Giuseppe 12 anni 9 mesi
- Tortora Ernesto 2 anni e 4 mesi
- Trovato Roberto 4 anni
- Pugliese Gennaro 2 anni
LE ASSOLUZIONI DECISE DAL TRIBUNALE
Ecco le assoluzioni, in tutto 28. Tra parentesi le richieste di pena avanzate a suo tempo dalla Dda.
- Fernando Assunto Emanuele Aber (richiesta 5 anni e 6 mesi),
- Roberto D’Aguì (6 anni),
- Pietro Bonanno (2 anni),
- Anna Bonfanti (assoluzione),
- Vincenzo Campajola (7 anni e 6 mesi),
- Antonoi Angelo Capria (1 anno),
- Carmine Coppola (assoluzione),
- Domenica D’Amico (2 anni),
- Rosa D’Amico (2 anni),
- Gaetano Del Vecchio (1 anno),
- Biagio Esposito (3 anni e 6 mesi),
- Antonio Francolino (1 anno),
- Salvino Frazzetto (6 anni e 6 mesi),
- Italiano Giasone (9 anni e 6 mesi),
- Salvatore La Rizza (4 anni),
- Simone Micale (Proscioglimento),
- Marina Azzareno (4 anni),
- Luciano Morabito (6 anni),
- Lucia Nurcato (2 anni),
- Fabio Pirro (4 anni e 6 mesi),
- Francesco Saverio Porretta (16 anni e 6 mesi),
- Rocco Costa (9 anni e 6 mesi),
- Rosario Cristian Santoro (9 anni),
- Emanuele Scevola (5 anni),
- Domenico Roberto Tirendi (9 anni),
- Rachid Totss (assoluzione).
- Irina Paduret (richiesta 16 anni)
- Sebastiano Lo Torto (richiesta 6 anni)
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