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Maria Limardo

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Elezioni Comunali a Vibo, Maria Limardo esce allo scoperto: «Mi ricandido a sindaco». Nel fronte progressista intanto M5S, Umanesimo Sociale e Lo Schiavo vanno avanti senza il Pd (per ora)

«SÌ, certo!». Due parole, seguite da un sorriso. È la risposta che Maria Limardo ha dato a Lino Polimeni nel corso della recente puntata della trasmissione “Articolo 21” alla sua domanda di una ricandidatura alla carica di primo cittadino. Nessun altro commento. Ma tanto è bastato per ufficializzare, di fatto, l’intenzione che comunque lo stesso capo dell’amministrazione ha sempre perseguito anche se fino ad ora mai manifestandola così apertamente, oltre che in diretta tv.

MARIA LIMARDO NON SI NASCONDE: «MI RICANDIDO A SINDACO»

Si tratta di un ulteriore upgrade rispetto alle dichiarazioni recentemente rese dal coordinatore provinciale di Forza Italia, Michele Comito. Secondo Comito non si può non ripartire da Maria Limardo per la candidatura di sindaco del centrodestra. Fermo restando che ogni decisione deve essere condivisa con gli alleati della coalizione, si è detto «soddisfatto del lavoro svolto dal primo cittadino. Perché bisogna essere onesti nell’analizzare questo periodo e perché ha scongiurato il secondo dissesto. Quindi – aveva aggiunto –  l’amministrazione ha fatto bene. Ma nella prossima consiliatura bisogna iniziare a fare programmazione e spendere i finanziamenti che anche grazie all’impegno dell’onorevole Mangialavori sono riusciti ad arrivare. L’idea di Forza Italia è di ricandidare la Limardo ma bisogna avere rispetto delle posizioni altrui, ascoltando le loro proposte e condividere eventualmente altre scelte, anche che potessero essere indirizzate ad allargare ad altre forze politiche. Ma la scelta deve essere condivisa».

MARIA LIMARDO RICANDIDATA A SINDACO MA LA COALIZIONE ANCORA NON SI È ESPRESSA

Solo che, a questo punto, quell’affermazione in tv del capo dell’esecutivo di palazzo Razza va in contrasto con le parole di Comito in quanto lascia supporre due cose: o la coalizione ha già deciso riconfermando la Limardo oppure il passo in avanti di quest’ultima è stato in solitario e con lo scopo di fare pressione sui partiti della coalizione che in verità, almeno ufficialmente, non hanno espresso mai parere contrario. Anzi, la scorsa estate il commissario regionale della Lega, Giacomo Saccomanno, aveva ricandidato l’attuale primo cittadino.

Insomma, se nel centrosinistra le acque sono agitate, e quelle del polo di centro in continua evoluzione, adesso quelle del centrodestra, con questa uscita pubblica di Maria Limardo, potrebbero incresparsi. Anzi, per usare un termine tanto caro al sindaco, diventare “procellose”.

ELEZIONI COMUNALI A VIBO, I NODI DEL FRONTE PROGRESSISTA

Intanto, nel centrosinistra si va avanti ma senza il Partito democratico cittadino. È un vero e proprio “ginepraio progressista” quello che si sta verificando a Vibo Valentia dove ormai tre gambe del vecchio tavolo viaggiano per loro conto, mentre la quarta si ritrova da sola a farlo. Ma questa non è una novità visto quanto avvenuto nei giorni scorsi con accesi botta e risposta sugli organi di stampa, soprattutto tra i dem e Umanesimo sociale

Ad ogni modo, la frattura tra le tre realtà e i democrat sembrerebbe ormai consumata. Sia perché nell’ultima nota stampa questi ultimi non vengono menzionati direttamente, sia perché la frase “tale percorso condiviso non può, a nostro avviso, essere ostacolato e fermato se l’obiettivo comune è quello di superare l’attuale stato di cose” è rivolta proprio a loro. Verrebbe da dire che l’unica forma di progresso di questo fronte progressista è legata al caos che lo caratterizza e che potrebbe anche far allontanare gli elettori stanchi dei tanti tira e molla, a prescindere di chi siano le colpe.

SENZA IL PD NON CI SONO I NUMERI PER VINCERE, LA TRATTATIVA CONTINUA

Tuttavia, c’è un però. M5S, Umanesimo e Lo Schiavo sanno bene di non avere i numeri per vincere (quanto meno di andare al ballottaggio). Quindi, anche se allo stato attuale i rapporti col Pd sembrerebbero interrotti, in realtà così non è perché su altri livelli i canali sono rimasti aperti. Lo scopo potrebbe essere quello di portare i dem locali “a più miti consigli”, magari facendo leva proprio sulle figure che siedono al di sopra dei vertici cittadini i quali  continuano a puntare sulla figura di Enzo Romeo.

Detto ciò, ecco la nota ufficiale dei tre soggetti progressisti:  «Nel ribadire i principi ispiratori e gli obiettivi comuni che hanno portato alla costituzione del tavolo politico e programmatico delle forze progressiste, in vista delle prossime elezioni amministrative della città di Vibo Valentia, confermiamo l’intenzione di voler continuare a portare avanti il dialogo tra tutte le forze alternative al centrodestra per dare un nuovo governo alla città», affermano i portavoce del Movimento 5 Stelle, Liberamente Progressisti e Umanesimo sociale, rispettivamente, Riccardo Tucci, Antonio Lo Schiavo e Domenico Consoli.

PROSEGUE IL DIALOGO A BREVE UNA CONFERENZA STAMPA

«L’apertura a tutte le sigle civiche e partitiche alternative al centrodestra, scevre da posizioni precostituite – aggiungono – è l’unica possibilità, realistica e ragionevole, per allestire una proposta competitiva e vincente da contrapporre allo schieramento che ha “sgovernato” la città nell’ultimo ventennio. Noi – proseguono gli interessati  – continueremo a lavorare unitariamente, pronti eventualmente ad accogliere chiunque volesse far parte dell’aggregato senza imposizioni. Tale percorso condiviso non può, a nostro avviso, essere ostacolato e fermato se l’obiettivo comune è quello di superare l’attuale stato di cose ed offrire alla città e agli elettori l’alternativa credibile che auspicano da tempo». Pertanto, sulla base di quanto esposto, Tucci, Lo Schiavo e Consoli esporranno tutti dettagli del lavoro che intendono porre in essere da qui in avanti nel corso di una conferenza stampa che verrà convocata a breve.

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