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VIBO VALENTIA – Il sindaco fa rimuovere lo striscione contro la violenza sulle donne nella giornata a tema Succede a Sant’Onofrio, piccolo comune a pochi chilometri dal capoluogo di provincia dove a denunciare l’accaduto è l’associazione “Bubini Aps” promotrice dell’iniziativa. Lo striscione in questione recava la frase “Proteggi tua figlia, educa tuo figlio” ed installato nel centro del paese.
“Scriviamo a malincuore queste righe per denunciare l’accaduto di ieri, 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – affermano dal sodalizio – L’iniziativa intrapresa nasce dalla volontà di poter sensibilizzare al meglio le persone nei confronti del delicato tema. Per evitare di commettere errori è stato contattato un rappresentante dell’amministrazione comunale di Sant’Onofrio per avere maggiori indicazioni sull’iter burocratico da seguire. A tal proposito è stato richiesto di informare da parte nostra solo gli enti competenti (Polizia Locale, Area Tecnica) attraverso comunicazione scritta e PEC. Ciò che effettivamente è stato eseguito”.
L’associazione rileva, quindi, che tale idea era “stata, in prima battuta, accolta positivamente” e anche il titolare di un immobile sul quale sarebbe poi stato affisso, in prima battuta, lo striscione aveva dato il proprio assenso. E pertanto, nella mattinata del 25 novembre, in collaborazione con altre associazioni, la Bubini Aps”, ha allestito la piazza di nastri rossi e striscioni con vari slogan, come da accordo.
“Si intendeva e si presupponeva poter mantenere questi per tutto l’arco della giornata, ma così non è stato poiché il nostro striscione è stato rimosso da alcuni addetti comunali sotto direttiva del sindaco e a nostra insaputa”. In vista di quanto avvenuto, il sodalizio ha avuto un confronto telefonico direttamente con il primo cittadino, Nino Pezzo, in quanto non è stato possibile avere un incontro di persona, per avere delucidazione e spiegazione della rimozione durante la quale “sono state fornite varie motivazioni, tra cui il luogo non adatto allo striscione, nonché la mancata comunicazione diretta con lui stesso. Cercando di bypassare il “problema” abbiamo chiesto se fosse possibile esporre lo striscione in un altro punto. Una banale richiesta che, però, non è stata accettata. Una risposta che continuiamo a non comprendere visto che gli altri striscioni esposti in piazza non sono stati rimossi”.
L’associazione, vista la “vicinanza al tema e la forte intenzione di esporre il messaggio in un luogo visibile e accessibile a tutti”, ha quindi agito di conseguenza contattando rappresentanti del vicino comune di Stefanaconi e chiedendo se fosse possibile esporlo nella frazione Morsillara: “La richiesta è stata accolta calorosamente e di questo ringraziamo infinitamente l’amministrazione comunale di Stefanaconi”.
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