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Roma, 24 nov. (askanews) – Domani la Cisl manifesterà a Roma, in piazza Santi Apostoli, per sollecitare miglioramenti della manovra, in particolare sulle pensioni. L’iniziativa sarà chiusa dall’intervento del leader Luigi Sbarra. La confederazione di via Po chiederà a Governo e Parlamento di correggere e migliorare la legge di bilancio, lanciando a esecutivo, sistema delle imprese e agli altri sindacati la sfida di un “patto sociale” e di una “Agenda 2024” per la crescita e lo sviluppo.

Tutte le delegazioni che parteciperanno a Roma all’iniziativa della Cisl avranno al braccio e alle bandiere un nastro rosso, per affermare un no alla violenza sulle donne, anche in occasione della giornata mondiale contro i femminicidi. E’ prevista in piazza la presenza di delegazioni di tutte le regioni italiane e delle varie categorie produttive. La Cisl considera “importante” la convocazione a Palazzo Chigi del premier Giorgia Meloni, perchè “ci può aiutare a ragionare meglio sulle modifiche e i miglioramenti da apportare alla manovra economica”, ha detto il segretario generale Luigi Sbarra.

Secondo il numero uno della Cisl “è giusto che il Governo rifletta sulla possibilità e necessità di migliorare la manovra eliminando misure odiose che non ci sentiamo di condividere. Bene questa disponibilità, aspettiamo di conoscere le posizioni del Governo”. La confederazione ha dato un “giudizio articolato” sulla manovra. “Ci sono misure e provvedimenti che raccolgono proposte e rivendicazioni che abbiamo avanzato in questi mesi. Tuttavia, persistono ombre pesanti”, ha sottolineato Sbarra.

Per la Cisl è importante il contenuto legato al pezzo fiscale, la proroga per tutto il 2024 del taglio del cuneo contributivo. Importante aver accorpato le prime due aliquote Irpef per i redditi medio-bassi e poi le prime risorse stanziate per rinnovare i contratti pubblici. Le ombre riguardano la stretta sulle pensioni, in particolare l’articolo 33 della legge di bilancio che restringe aliquote e rendimenti per i futuri trattamenti pensionistici per medici, infermieri, personale degli enti locali, maestre d’asilo, ufficiali giudiziari. E’ poi considerata sbagliata la stretta ulteriore su Ape sociale e Opzione donna.

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