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Roma, 17 nov. (askanews) – Piazza del Popolo, a Roma, si sta
riempiendo di manifestanti nel giorno dello sciopero generale
contro la manovra indetto da Cgil e Uil. “Meloni, il popolo ha
fame. Dategli una manovra sbagliata”, “Altre cose devono
scendere: le bollette, il caro vita, gli over 60 dai ponteggi”,
sono alcuni degli slogan sugli striscioni in una piazza piena di
palloncini rossi e blu, i colori dei due sindacati.

L’affluenza è continua e, da Piazza Barberini, stanno giungendo
anche gli studenti. A metà mattinata è previsto l’intervento dal
palco, dove campeggia la scritta “Adesso basta!”, dei leader di
Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri.

In programma otto ore o intero turno di sciopero
per tutte le lavoratrici e i lavoratori delle regioni del Centro. A fermarsi, sempre per otto ore o intero turno, ma su tutto il territorio nazionale, anche le categorie del pubblico impiego, della conoscenza e gli addetti di Poste Italiane. I settori dei trasporti, escluso quello aereo, e il personale operativo del Corpo dei Vigili del Fuoco, scioperano dalle ore 9 alle ore 13, dopo la precettazione arrivata dal ministro dei Trasporti, Matteo Salvini.

Quella di oggi è la prima tappa della mobilitazione proclamata da Cgil e Uil: cinque giornate con scioperi e manifestazioni in 58 piazze, con oltre 100 presidi su base territoriale e regionale, che coinvolgeranno le regioni del Nord il 24 novembre e quelle del Sud il primo dicembre. Sicilia e Sardegna si fermeranno rispettivamente il 20 e il 27 novembre.

Sono i lavoratori di Lazio, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Molise i primi a incrociare le braccia insieme a quelli dei trasporti, del pubblico impiego e della conoscenza, che si astengono dal lavoro in tutta Italia. Manifestazioni in programma a Firenze, Perugia, Ancona, Ascoli Piceno, Pesaro, Fermo, Macerata, Lanciano, Campobasso e Roma.

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