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Roma, 15 nov. (askanews) – L’Esa pubblica una immagine catturata il 13 novembre dalla missione del programma Copernicus Sentinel-2, elaborata utilizzando le bande nell’infrarosso a onde corte della missione per mostrare il flusso lavico in un rosso brillante, dell’eruzione dell’Etna. Situato a circa 3329 m di altezza, l’Etna è in uno stato di continua attività. Cenere e nubi create a causa delle frequenti eruzioni rappresentano una minaccia per la vicina città di Catania, situata sulla costa siciliana.
I filmati delle più recenti attività – informa una nota dell’Esa – sono stati condivisi sui social media, mostrando fontane di roccia fusa e lava rilasciate nel cielo notturno. Nonostante l’attività del vulcano e le precipitazioni di cenere, l’aeroporto di Catania è rimasto aperto.
L’Etna non è l’unico vulcano sotto sorveglianza in Europa. Anche l’Islanda si prepara a un’imminente eruzione vulcanica. Sciami sismici sono stati registrati nella città di Grindavik mentre si forma un tunnel magmatico sotto la regione e enormi crepe appaiono nelle strade – provocando l’evacuazione di migliaia di persone.
I dati satellitari possono essere utilizzati per rilevare i lievi segni di cambiamento che possono predire un’eruzione. Una volta iniziata l’eruzione, gli strumenti ottici e radar possono catturare i vari fenomeni a essa associati, tra cui colate laviche, frane, fessure del suolo e terremoti. I sensori atmosferici sui satelliti possono anche identificare i gas e gli aerosol rilasciati dall’eruzione, oltre a quantificare il loro più ampio impatto ambientale.
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