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Roma, 13 nov. (askanews) – L’Hate speech dilaga su internet, come anche nella vita quotidiana, e spinge tanti giovani a forme di ansia, fobia scolare, ritiro sociale. Linguaggi d’odio, radicalizzazione e violenza portano tante ragazze e ragazzi all’isolamento. Hikikomori e forme di solitudine patologica sono purtroppo sempre più diffusi.

Per prevenire e curare queste forme di ritiro sociale e contrastare la discriminazione, MaTeMù – lo Spazio Giovani-Scuola d’Arti, creato e gestito da CIES Onlus – promuove l’Art Speech come potente alternativa all’Hate Speech e offre ai giovani la possibilità di esprimersi imparando linguaggi d’arte che si contrappongano all’odio.

E ora, grazie alla partnership con Intesa Sanpaolo, fa sapere Cies Onlus in un comunicato, è stata creata una raccolta fondi sulla piattaforma For Funding. L’obiettivo è di raggiungere la cifra di 20.000 euro per finanziare i corsi di musica, teatro, danza ed educazione all’arte per l’anno 2024, aperti gratuitamente per circa 100 ragazze e ragazzi tra gli 10 e i 25 anni.

Puoi aiutare MaTeMù sulla piattaforma For Funding di Intesa Sanpaolo:

https://www.forfunding.intesasanpaolo.com/DonationPlatform-ISP/nav/progetto/MATEMU-ArtSpeech

MaTeMù è uno dei pochi luoghi della città di Roma dove giovani provenienti da ogni quartiere e da ogni parte del mondo si incontrano su un terreno comune: l’arte. Esiste dal 2010 ed è un luogo in cui ragazze e ragazzi di tutte le culture e provenienze possono esprimere la propria creatività e trovare sostegno e dove tutte le differenze sono viste come valori e stimoli per esplorare nuove possibilità. È un laboratorio di idee e iniziative, offre spazi liberi per stare insieme e dar vita ad attività espressive, ludiche, di supporto scolastico, di aiuto nei momenti di difficoltà.

Ospitato nei locali del Municipio Roma I, accoglie più di 50 ragazze/i al giorno ed è completamente gratuito, è un presidio educativo territoriale, un punto di riferimento per i giovani e per la comunità educante.

A MaTeMù i laboratori artistici di batteria, breakdance, chitarra, fumetto, canto, pianoforte, rap convivono con servizi di supporto considerati “beni primari”: corsi di italiano per stranieri, orientamento alla formazione e al lavoro, supporto e invio ai servizi per le pratiche per i documenti, oltre al supporto scolastico e psicologico. Tutti sono intenzionalmente posizionati in orari contemporanei ai laboratori artistici.

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