Un'operazione della Dia
1 minuto per la letturaREGGIO CALABRIA – La Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria ha confiscato beni e attività per oltre 800mila euro a un imprenditore della piana di Gioia Tauro. La Dia ha dato esecuzione ad un decreto di confisca beni nei confronti di Gianluca Ciro Domenico Favara, 49enne imprenditore, nativo di Milano, ritenuto contiguo alle cosche ‘ndranghetiste di Rosarno e di Reggio Calabria, allo stato in regime di detenzione carceraria.
L’uomo, nel dicembre del 2014, era stato condannato in primo grado alla pena di dieci anni di reclusione per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso ed intestazione fittizia di beni, poiché ritenuto vicino, in qualità di gestore e curatore, degli affari illeciti della cosca Condello di Archi di Reggio Calabria, interessata al controllo di rilevanti attività imprenditoriali, tra le quali la nota discoteca ”Il Limoneto” di Catona, Reggio Calabria.
La confisca ha interessato il capitale sociale e l’intero patrimonio aziendale della ditta individuale denominata “Lavaservice di Favara Gianluca Ciro Domenico”, con sede legale in Rosarno, esercente l’attività di “lavanderia” e della “Mi.Ro. Srl”, con sede legale in Rosarno ed unità locale in Campo Calabro, esercente, tra l’altro, l’attività di “fornitura per tutti settori di catering in generale, di stireria e di tintoria”, per un valore stimato di oltre 800.000 euro.
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