In aumento i consumatori di cocaina
1 minuto per la letturaDelegazione di medici e infermieri lucani a un congresso a Lecce
LECCE – Aumentano, soprattutto nelle grandi città italiane, gli infarti da cocaina. Nei grossi centri urbani italiani tra il 6 e il 12% della popolazione fa uso di questa sostanza. Lo ha detto, nella seconda giornata del terzo congresso Sic (Società italiana cardiologia) – Anmco (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri), Andrea Frustaci, professore aggregato di Cardiologia Cellulare e Molecolare all’Università La Sapienza di Roma. Il convegno è stato organizzato a Lecce da c.labmeeting e vi partecipano 250 tra medici e infermieri provenienti da Puglia e Basilicata.
Nella sessione dedicata a «Malattie cardiache da droga», è emerso «il dato estremamente allarmante e incontrovertibile del costante aumento di malattie cardiache determinate dall’uso di cocaina e altre sostanze stupefacenti».
«Si tratta di nuove malattie sociali – afferma Andrea Frustaci – in continuo aumento ma che rappresentano un problema ancora sottostimato. L’uso massiccio di questo tipo di droghe nella popolazione italiana è emerso da recenti analisi dei metaboliti da cocaina nelle acque di drenaggio delle fognature – ha spiegato Frustaci – e noi medici lo rileviamo sempre più di frequente, sia attraverso le analisi del sangue e quelle biochimiche delle urine e dei capelli dei pazienti sospetti, (i metaboliti permangono nel sangue almeno per una settimana e nei capelli, per chi ne fa uso cronico, per molti mesi) che attraverso indagini più approfondite».
«La biopsia cardiaca consente, infatti – ha aggiunto – di identificare sul cuore del consumatore di cocaina lesioni fortemente sospette». Stando a quanto emerso nel convegno, risulta però ancora molto difficile per i medici rilevare in maniera rapida quali pazienti fanno uso di questi stupefacenti, perché generalmente chi si presenta lamentando disturbi attinenti al sistema cardiovascolare (pressione alta, angina, aritmia, ischemia miocardica, infarto) nega di essere un abituale assuntore di droghe.
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