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Roma, 6 nov. (askanews) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy con delega alle politiche spaziali e aerospaziali Adolfo Urso, il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, e il Vicecancelliere tedesco, Robert Habeck, hanno siglato oggi, nell’ambito del vertice ministeriale di mid-term dell’Esa in corso a Siviglia, una dichiarazione trilaterale che delinea il programma e le strategie sul settore. Una svolta in Europa, spiega un comunicato del Ministero delle imprese, dopo l’importante intesa riguardo l’accesso autonomo allo spazio e le strategie comuni dei Paesi nel settore. Tra le novità, lo sblocco immediato dei lanci di Ariane 6 e Vega-C.

L’intesa di oggi, sottolinea il comunicato, dà seguito e concretezza agli indirizzi individuati nella prima trilaterale sulle politiche spaziali tenutasi nel corso della riunione Esa di Parigi del 22 novembre 2022, che ha inaugurato, già all’inizio della legislatura, il nuovo format a tre e che è proseguito con le riunioni sulla politica industriale europea, a giugno a Berlino sul tema delle materie prime critiche e a Roma, lunedì scorso, sull’innovazione e sull’intelligenza artificiale.

A gennaio si svolgerà la terza riunione, in Francia, sulla green economy. Un nuovo approccio che ha come obiettivo il rafforzamento dell’Unione Europea attraverso la sinergia tra le tre maggiori industrie del continente, anche per rispondere alla competizione Usa e alla sfida cinese.

Al vertice Esa di novembre 2022, l’Italia aveva deciso di stanziare risorse per 3,1 miliardi di euro, ponendosi come secondo contributore dell’agenzia al pari della Francia, affermando la strategicità del settore che ha sempre rappresentato un fiore all’occhiello dell’industria nazionale.

Nel documento firmato oggi dai tre ministri, vengono indicati i punti fondamentali per il rilancio del settore spaziale, risolvendo annose vertenze sulla disponibilità dei lanci e dei relativi siti, ponendo finalmente le basi per una nuova fase unitaria in Europa e nel contesto competitivo globale.

“Questo accordo è un’importante svolta in Europa, tanto più significativa alla luce dei nuovi eventi geopolitici – ha affermato il MInistro Urso – che può aprire la strada a una più ampia convergenza sulla politica industriale di difesa. L’intesa di oggi rappresenta un salto di qualità, che si riverbererà sugli altri settori strategici. Un successo del format trilaterale di cui tutti siamo pienamente consapevoli”.

In particolare, i Paesi hanno raggiunto un’intesa decisiva per sbloccare immediatamente i lanci di Ariane 6 e Vega-C. Riguardo quest’ultimo, si apre alla commercializzazione autonoma dei lanci che potrà essere svolta direttamente anche da parte di Avio, in condivisione con quanto già oggi fa la società francese Arianespace: un punto di svolta per il lanciatore, sul quale l’Italia ha ottenuto un importante, significativo risultato.
Vengono inoltre ampliate le disponibilità per il lancio dei vettori Vega dal sito francese della Guyana.

Nel documento trilaterale viene infine definita una programmazione dei lanci fino al 2030, anno in cui l’Europa ambisce a raggiungere il primo sbarco di un astronauta europeo sulla Luna. Si delinea così un quadro positivo per l’Italia, in un contesto di apertura alla competizione europea con nuove regole per il futuro del comparto.

“Questo accordo – ha concluso Urso – troverà riscontro anche nel nostro nuovo ordinamento legislativo, così come delineato nel collegato alla manovra per incentivare e sostenere l’industria nazionale sullo spazio, protagonista dei programmi europei”.

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