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COSENZA – Azienda zero pubblica il bilancio di previsione 2024, con cifre previste nettamente superiori rispetto al precedente documento preventivo firmato dall’allora commissario straordinario Giuseppe Profiti. Il preventivo 2023 infatti, faceva riferimento al periodo dal primo luglio 2023 e fino al 31 dicembre di quest’anno. La ragione era dovuta all’avvio delle attività a metà anno. Quello appena presentato, invece, copre le spese di dodici mesi. La previsione è di 6,2 milioni di euro per garantire l’operatività della struttura. Trecentomila euro è la spesa prevista per consulenze esterne da privato e “non sanitarie”. Sale a quattro milioni e mezzo il costo del personale nonostante non sia modificato il numero delle unità in servizio (67, ancora non presenti al completo). A pesare di più è il milione e 600mila euro circa sul personale dirigente medico. Per il direttore generale, in questo caso il commissario straordinario Vitaliano De Salazar (nel doppio ruolo di controllore in Azienda zero e controllato come commissario dell’azienda ospedaliera di Cosenza), è previsto un compenso di 211mila 400 euro all’anno.

Il problema resta quello dell’operatività complessiva della struttura nata per accentrare una moltitudine di funzioni fino ad oggi in mano alle aziende sanitarie regionali e al dipartimento Tutela della salute della regione Calabria. Le stime, trasmesse anche alla Corte dei conti in questi mesi in vista del giudizio di parifica del rendiconto regionale, sono comunque lunghe. Buona parte delle funzioni più consistenti (elisoccorso, centrali operative, maxiemergenza, autorizzazioni ed accreditamenti) sono previsti a regime per il 31 dicembre 2024, a marzo invece dovrebbe partire il settore di gestione risorse umane dell’azienda. Anche il monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza passerà in mano ad Azienda zero per la fine del 2024, mentre a giugno si comincerà a lavorare sulla programmazione degli obiettivi sanitari e sociosanitari.

Prima di questo ci sarà da costituire, a marzo, gli uffici legali e affari generali. Le procedure di trasferimento dei compiti dal dipartimento salute sono iniziate proprio nel mese di ottobre, mentre al momento non c’è alcun aggiornamento sul passaggio della Gestione sanitaria accentrata. E questo proprio per mancanza di personale qualificato per gestire la “cassaforte” del sistema sanitario calabrese. La questione, dunque, è ancora tutta in divenire e molto probabilmente non si parlerà di Azienda zero e del suo bilancio prima della fine dell’anno prossimo. Nel frattempo il prossimo anno ci sarà da fare i conti con il primo bilancio consuntivo 2023 e con le nuove stime stabilite da De Salazar. Dal canto suo il commissario Occhiuto ha più volte ribadito di voler andare avanti sul modello già sperimentato in altre regioni, nonostante non ci siano mai stati chiarimenti tra i suoi uffici e i tecnici ministeriali che più volte hanno denunciato un conflitto di competenze, da risolvere con una modifica alla legge regionale fondativa del “super-ente”. In altre parole si andrà avanti così.

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