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Milano, 31 ott. (askanews) – Stellantis chiude il terzo trimestre con risultati in crescita (+7% i ricavi, +11% le consegne) ma segnati dalle sei settimane di scioperi negli Usa: le consegne sono state 50mila in meno rispetto ai piani di produzione, con un impatto sui ricavi di 3 miliardi di euro e sull’utile operativo di 750 milioni. Positiva la reazione in Borsa: a mezz’ora dalla fine delle contrattazioni Stellantis guadagna il 3,7% a 17,6 euro a fronte di un +1,4% del Ftse Mib.

“L’impatto degli scioperi è stato inferiore a quello che hanno avuto i nostri competitor”, ha detto la Cfo, Natalie Knight durante la call con gli analisti, aggiungendo che “difficilmente” il gap sarà recuperato interamente nel 2023. Gm ha stimato un effetto negativo degli scioperi sull’Ebit di 800 milioni di dollari, ma potrebbe superare il miliardo con il coinvolgimento nell’ultima settimana dell’impianto di suv in Texas, mentre le indicazioni di Ford sono di 1,3 miliardi.

Nonostante la battuta di arresto, Knight ha confermato i target per l’intero anno e ha annunciato un Investor Day per il 14 giugno a Auburn Hills negli Usa per aggiornamenti sui target al 2030, anche alla luce della partnership con la cinese Leapmotor. A riguardo nelle slide dei conti sono indicati come “obiettivi di lungo termine”, la vendita di 1 milione di veicoli in Cina, 500mila all’estero attraverso la joint venture guidata da Stellantis e un impatto positivo sull’Aoi di gruppo entro il 2025.

Tornando ai conti, la crescita dei ricavi del 7% a/a a 45,1 miliardi di euro, è stata trainata da una crescita dei volumi e dei prezzi che hanno compensato l’impatto negativo dei cambi. Le consegne sono aumentate dell’11% a 1,427 milioni di unità con miglioramenti nell’Europa Allargata, Medio Oriente e Asia, Nord e Sud America, grazie anche ai miglioramenti nella logistica, soprattutto in Europa dove secondo Knight “contiamo di tornare quasi alla normalità entro fine anno”. La Cfo ha poi sottolineato la performance del “terzo motore” del gruppo che comprende Sud America, Medio Oriente, Africa, Cina, India e Asia Pacifica e i cui ricavi sono aumentati del 25%. In crescita del 37% le vendite di veicoli elettrici, trainate da Jeep Avenger e Citroen e-Berlingo: “in Europa siamo secondi davanti a Tesla”, ha detto Knight.

Alla luce dei risultati Stellantis ha rivisto al rialzo le stime di vendita in 3 mercati: Nord America da +5% a +8%, Enlarged Europe da +7% a +10%, Medio Oriente e Africa da +7% a +10%. Ridotte invece le stime per il Sud America da +3% a stabile. Confermate India e Asia Pacifica a +5% e Cina +2%.

“Nel primo semestre Stellantis è stata leader rispetto ai competitor per Aoi, Aoi margin e free cash flow industriale. Contiamo di confermare questo trend anche nel secondo semestre”, ha detto Knight.

Verso la “normalizzazione” i livelli di scorte di veicoli nuovi a quota 1,387 milioni di unità anche se ancora sotto i livelli pre-fusione e pre-Covid, quando erano a quota 1,74 milioni. Gli ordini coprono 3 mesi di vendite.

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