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«SULL’ALTA velocità in Calabria non esiste alcun dubbio sul tracciato: seguirà la dorsale tirrenica e non sarà, certamente, a zig-zag come si è detto in qualche intervento»: parola del commissario regionale della Lega Giacomo Saccomanno e dei deputati del Carroccio Domenico Furgiuele e Simona Loizzo. Che scrivono – spiegano – per smentire «informazioni inesistenti» sull’alta velocità calabrese e danno una notizia, superando, nei fatti, anche le comunicazioni fin qui fatte dai membri del governo.
Perché il dibattito in cui si inserisce la Lega – il tracciato dell’alta velocità in Calabria in discussione e dunque da ridisegnare – nasce dalla risposta a un’interrogazione della deputata dem Paola De Micheli, fornita dal sottosegretario Tullio Ferrante, in commissione Trasporti, poco più di dieci giorni fa. De Micheli si chiedeva che fine avesse fatto il progetto per il lotto Praia-Tarsia – tragitto originario scelto per il potenziamento dell’alta velocità in regione – visto che era pure sparito ogni riferimento dai siti di ministero e Rfi (LEGGI LA NOTIZIA). L’itinerario scelto – ribattezzato “autostradale” – prevedeva che la linea, lasciata la Campania e approdata a Praia, si sarebbe spostata verso l’interno per raggiungere Tarsia e proseguire verso Cosenza (in particolare verso la nuova stazione tra Rende e Montalto).
«Lo sviluppo del progetto di fattibilità tecnico economica ha evidenziato significative criticità connesse alla realizzazione di una galleria che attraversa, per circa 20 chilometri, un massiccio carbonatico sede di un rilevante sistema di falde acquifere» ha spiegato in commissione Ferrante. Sarebbe poco sostenibile, ha proseguito, in termini economici e ambientali. «Pertanto, sono in corso ulteriori approfondimenti progettuali per individuare un tracciato avente una maggiore sostenibilità ambientale che consenta un miglioramento del contesto geomorfologico e idrogeologico, la possibilità di connessione con la linea storica, l’esecuzione dell’intervento per fasi, con minori tempi di realizzazione e un miglior tempo di percorrenza dovuto ad una riduzione della lunghezza del tracciato», ha concluso.
Approfondimenti, a quanto sembra, ultimati: scartato il tracciato autostradale, si è optato per quello che, in prima fase, era il piano B, ovvero l’itinerario tirrenico. Forse non a caso sul sito di Ferrovie, accanto ai lotti Battipaglia-Romagnano (in fase di progettazione esecutiva) e “Romagnano-Praia” (in fase di richiesta permessi), è comparso il “Praia-Paola”. «Si precisa subito, per evitare malintesi, che sarà un tracciato tutto nuovo e separato da quello esistente – scrivono i leghisti – In sostanza, nessuna deviazione incomprensibile, ma solamente un tracciato nuovo, ma modernizzato e reso maggiormente adeguato, che consentirà veramente di creare un percorso (corridoio tirrenico) consono alle caratteristiche dell’alta velocità. Naturalmente, sono previsti, nei lotti 4, 5 e 6 (Paola-Reggio Calabria) gli imbocchi per le trasversali o, comunque, per le zone di interesse, come Gioia Tauro».
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