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Roma, 29 ott. (askanews) – Ci sono volute tre ore e quattro minuti di battaglia a Jannik Sinner per aver ragione di Daniil Medvedev per la seconda volta di fila e vincere il decimo titolo in carriera alla tredicesima finale. Sinner ha vinto 76(7) 46 63 e a Vienna si è preso una patente di campione. E’ numero 4 del mondo, è l’italiano con più partite vinte in una sola stagione. E’ un giocatore consapevole di quel che vale, e fa tutta la differenza del mondo. Da incorinciare l’abbraccio finale con Darren Cahill, con il preparatore Giacomo Naldi, entrato a febbraio nel team, e con suo padre. I tre hanno garantito a Sinner i progressi tecnici raggiunti nel lavoro quotidiano con l’australiano e il coach che guida il progetto di squadra, Simone Vagnozzi; i miglioramenti fisici, atletici, che fanno da base alla maggiore completezza tecnica e all’accresciuta sicurezza con cui Jannik ricorre a colpi prima per lui innaturali.
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