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“Li avete uccisi due volte”. La rabbia dei familiari delle vittime della strage del bus (LEGGI QUI) quando persero la vita 40 persone, scoppia quasi al termine dell’udienza che si sta svolgendo nell’aula di Corte di Assise di Avellino. Il Tribunale, accogliendo l’eccezione preliminare formulata dai legali di Autostrade per l’Italia, ha escluso l’associazione dei familiari dal processo per la strage. E da alcuni minuti i familiari, a partire dal presidente Luigi Bruno si sono incatenati davanti all’ingresso carraio del Tribunale in segno di protesta.
«La legge è uguale per tutti, ma non per noi. Oggi ci hanno ammazzato per la seconda volta».
La prossima udienza è programmata per il prossimo 9 novembre.
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