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La riunione della Picierno con autorità portuale, sindaci ed esponenti del Pd

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La visita della vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno al porto di Gioia Tauro, l’impegno per correggere la direttiva Ets

GIOIA TAURO – Visita della vicepresidente del parlamento europeo Pina Picierno al porto di Gioia Tauro in un momento delicatissimo per la vita dello scalo. Una decisione presa anche a seguito della manifestazione dello scorso martedì. Quando migliaia di persone si sono ritrovate davanti al gate portuale per protestare contro la direttiva europea Ets sul trasporto marittimo che aveva lo scopo di sensibilizzare l’Europa sulle storture che quella norma potrebbe provocare agli hub di transhipment del Mediterraneo.

«Son venuta e ci metto la faccia, in prima persona per capire ma anche per agire» – ha detto la Picierno, prima di entrare in una riunione operativa con il Presidente dell’Autorità portuale Andrea Agostinelli, i sindaci di Gioia Tauro Alessio, di San Ferdinando Gaetano, i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil Pititto, Piscioneri e Rizzo, ma anche dei sindaci di Palmi Ranuccio e di Cittanova Cosentino. Con loro anche il capogruppo in commissione trasporti del Senato e segretario regionale Pd Nicola Irto. Presenti anche l’ex deputata Enza Bruno Bossio, il consigliere regionale Raffele Mammoliti. Oltre un’ora di approfondimento, di spiegazioni, ma anche si preoccupazioni. Pina Picierno ha sentito tutti, ha ascoltato e preso appunti su una vicenda seria come non mai.

«Puntare sulla concretezza piuttosto che sugli slogan per fare di tutto per correggere la direttiva europea Ets sul trasporto marittimo. Direttiva che potrebbe minare il futuro degli scali di transhipment europei, a partire da quello di Gioia Tauro» ha premesso subito dopo in conferenza stampa. Durante l’incontro con i giornalisti si è impegnata ad avviare interlocuzioni facendo in modo che una delegazione delle Autorità Portuali si possa incontrare con il vicepresidente esecutivo per l’European al Green Deal, Maroš Šefcovic, a Bruxelles. Ma anche favorendo un altro momento sempre con il Commissario Europeo con i sindaci della Piana e le organizzazioni sindacali.

Agostinelli ha ricordato alla Vice Presidente del Parlamento Europeo la proposta inviata a Governo, Regione Calabria e Istituzioni competenti, compresa l’Unione Europea. Una proposta di parificare i 5 porti europei, interessati dalla Direttiva Ue, che hanno caratteristiche di percentuali di trasbordo pari o superiori al 65%, ai porti nord africani equiparati ai porti europei in funzione antielusiva ma si è detto disponibile anche a partecipare alla riunione insieme alla delegazione calabrese. Ha spiegato la Picierno come ci fosse la consapevolezza che la direttiva fosse delicata e per questo era stata prevista la necessità di una review entro 18 mesi dal varo e cioè verso la fine del prossimo anno. «Ma noi abbiamo il dovere di risolvere il problema prima».

Poi ha ricordato che ogni direttiva europea va recepita. «Quindi il ruolo di parlamento e governo può essere decisivo. In sede di recepimenti si potranno fare tutte le considerazioni necessarie per eliminare la distorsione. Confido in una soluzione seria della questione confidando che tutti lavoriamo insieme. Noi siamo motivati, e il governo deve chiarire la sua posizione, credo che sia possibile un’intesa, nell’interesse non è solo del territorio ma dell’intero paese».

Nicola Irto ha annunciato che «il gruppo Pd chiederà un incontro con il Governo che garantisca un percorso comune per evitare un colpo mortale nei confronti del porto di Gioia Tauro. Ma anche che ci sia un impegno vero del governo sul futuro porto stesso ma anche del retro porto. È necessario si riveda, nella legge di bilancio o nel Milleproroghe, l’idea bizzarra di fare la Zes unica del Mezzogiorno, perché – lo dicono anche esponenti di governo e centrodestra – tanti temono che penalizzerà Gioia Tauro. Mi sembra poi inaccettabile che ci siano figure di primo piano di questa regione che dicono che la direttiva europea sia immodificabile: non è così.
La direttiva – ha specificato Irto – dev’essere recepita dal Parlamento e nelle commissioni competenti si possono fare osservazioni di merito che possono portare a una soluzione. Il Governo deve scegliere: o Gioia Tauro è una priorità per l’Italia o non lo è». Raffaele Mammoliti consigliere regionale del Pd ha annunciato la richiesta di una convocazione ad hoc del consiglio regionale su questo tema.

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