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Milano, 19 ott. (askanews) – Andrzej Duda non sembra aver fretta. Dopo l’inequivocabile voto in Polonia domenica scorsa, non ha per ora incaricato il capo della coalizione vincente Donald Tusk di creare un governo e ha annunciato che solo la prossima settimana si terranno consultazioni con i gruppi parlamentari per la nomina dell’esecutivo, mentre il Sejm (la Dieta o Camera Bassa) non si riunirà prima dell’11 novembre. Difficile immaginare un inizio peggiore della convivenza con la nuova maggioranza politica e il presidente che proviene dalle fila del PiS (uscito sì come primo partito dalle legislative ma ormai realtà di minoranza rispetto alla coalizione composta da Coalizione Civica (Po, guidato da Donald Tusk), Terza via (Polonia 2050 – Partito popolare polacco) e Nuova Sinistra che insieme superno il 53%.

“Il presidente non viola la costituzione, anche se sembra ignorare i risultati delle elezioni parlamentari”, così oggi sulla stampa polacca l’incredulità di molti si trasforma in commento, con chiaro riferimento al fatto che in teoria il capo di stato dovrebbe dare l’incarico al partito vincente (il PiS). “È il modo in cui il PiS disprezza l’elettore”, afferma Gazeta Wyborcza. Nessuno in realtà può impedire a Duda di prolungare il momento di interregno fino all’ultimo minuto, anche se dal punto di vista del mandato presidenziale si tratta di una strategia con poca prospettiva.

“Solo il Sejm verificherà la maggioranza effettiva” ha detto il ministro presidenziale Marcin Przydacz (nuovo deputato del PiS) in un’intervista a TVN24. Una specie di maledizione sulla realtà politica con l’augurio che il presidente Duda scopra durante queste consultazioni che è già stata formata una maggioranza parlamentare e che c’è un candidato a primo ministro. “È molto positivo che conduca queste consultazioni” ha detto Marek Sawicki del PSL. Mentre dall’ufficio di Duda si nega che sia stata presa la decisione di affidare all’uscente Mateusz Morawiecki la missione di formare il governo.

Ma quando si formerà il nuovo governo? Il presidente inviterà i rappresentanti di tutti i partiti alle consultazioni, ha annunciato la Cancelleria presidenziale sulla piattaforma X (ex Twitter) martedì e mercoledì prossimi (24 e 25 ottobre).
“Gli incontri si terranno separatamente con ciascuno dei comitati elettorali”, afferma una nota.

Intanto Marcin Mastalerek – che sarà ministro presso la Cancelleria del Presidente – ha promesso cooperazione tra il presidente Andrzej Duda e il primo ministro del governo formato dalla nuova maggioranza parlamentare, riconoscendo che è necessaria perché la Polonia funzioni bene. E alla domanda se Jaroslaw Kaczynski debba ritirarsi dalla politica, Mastalerek ha risposto “sì”.

Sicuramente una notizia che non creerà malcontento a Bruxelles e tra chi ha criticato più volte le politiche e la dialettica del presidente del partito conservatore. Ma c’è chi sostiene su Gazeta Wyborcza che sta facendo di tutto per garantire che il PiS sopravviva unito nell’opposizione, perché solo così manterranno un’arma affilata: il veto presidenziale al Sejm.

(di Cristina Giuliano)

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