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POTENZA – Il clima estivo che sta caratterizzando anche anche la prima fase di ottobre sembra scoraggiare gli acquisti di abbigliamento e calzature della stagione autunno-inverno. E, secondo i primi dati del sondaggio sulle aziende associate a Federazione Moda ItaliaConfcommercio, settembre si è concluso con un calo delle vendite del 6 per cento registrando una ridotta propensione agli acquisti di moda per le eccezionali condizioni metereologiche. Il 54% ha evidenziato un valore delle vendite negativo, a fronte di un 27% positivo e un 18% stabile.

Per Antonio Sorrentino, referente Federmoda-Confcommercio Potenza, «è tempo di procedere in direzione di una revisione della normativa sui saldi stagionali. Già la recente esperienza dei saldi estivi è stata non positiva sempre per effetto dei cambiamenti climatici, in questo caso con temperature e condizioni meteo che hanno segnato negativamente la stagione primaverile. Adesso – aggiunge Sorrentino – corriamo il rischio di vendere tardi capi di abbigliamento e calzature invernali e quindi a ridosso del tradizionale periodo dei saldi, a cavallo tra fine anno ed inizio del nuovo.

Per questo pensiamo ad un incontro in Regione per avviare con l’assessore Casino e i suoi uffici il percorso necessario ad intervenire per posticipare i saldi invernali e come occasione per affrontare tutte le problematiche del comparto commerciale. Ovviamente – spiega il referente Federmoda-Confcommercio Potenza – serve un provvedimento a livello nazionale per lo spostamento dei saldi in tutte le regioni ad evitare che specie in quelle limitrofe avvenga una sorta di concorrenza sleale. Gli unici che riescono a fare profitti in questa caotica situazione – conclude Sorrentino – sono i grandi gruppi che sono in grado di promuovere campagne di vendite promozionali tutto l’anno o il tradizionale “black Friday” che da un solo giorno si prolunga per settimane. Di questo passo molti negozi specie nei comuni più piccoli rischiano di chiudere».

Giulio Felloni, presidente Federazione Moda Italia- Confcommercio evidenzia che «i negozi di moda hanno registrato il rinvio di almeno un mese degli acquisti di maglieria, giacche, abiti, giubbotti, abbigliamento e calzature più pesanti». Una situazione che «sta mettendo in difficoltà i nostri negozi che devono affrontare gravosi problemi che vanno da magazzini sempre più pieni e assortiti alle sfide finanziarie legate alle scadenze dei pagamenti, nonché spese generali come tasse, costi energetici, affitti indicizzati e costo del personale.

Per affrontare questa emergenza – aggiunge Felloni – Federazione Moda Italia-Confcommercio ritiene fondamentale trovare un accordo di filiera con i fornitori per prorogare le scadenze dei pagamenti autunnali. Inoltre, ci aspettiamo un intervento governativo sulla riduzione dei costi di locazione al fine di alleviare la pressione finanziaria e una tassazione meno invasiva prevedendo anche la riduzione dell’IVA al 10% sui prodotti di moda».

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