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Roma, 9 ott. (askanews) – Nonostante l’indebolimento dell’economia, le maggiori banche europee continuano a rafforzare i livelli patrimoniali mentre la redditività ha segnato un vero e proprio balzo, nel frattempo i crediti deteriorati non mostrano aumenti di rilievo e anzi la quota di prestiti a rischio ha perfino segnato una limatura. E’ la fotografia scattata dall’ultima rilevazione trimestrale sugli aggregati di bilancio delle banche Ue “significative” pubblicata dalla vigilanza bancaria della Bce.

L’indice aggregato sul livello di patrimonializzazione (Cet1 o Common equity Tier 1) è salito al 15,72% nel secondo trimestre di quest’anno, per le banche che ricadono sotto la vigilanza comune, a fronte del 15,53% del trimestre precedente del 14,96% dello stesso periodo di un anno prima.

L’indice aggregato sul ritorno sul capitale è balzato al 10,04%, sempre nel secondo trimestre, a fronte del 7,59% di un anno prima, riporta la Bce.

Nel frattempo secondo l’ultima rilevazione l’indice aggregato dei crediti deteriorati (Non performing loans) è rimasto quasi stabile al 2,26%, a fronte del 2,24% del trimestre precedente.

Peraltro la Bce riporta che la quota di prestiti che mostrano un aumento significativo del rischio di credito (i prestiti a stadio 2) sono calati al 9,19%, a fronte del 9,31% del trimestre precedente.

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