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CATANZARO – Il Comitato provinciale dell’Unicef di Catanzaro ha celebrato il 28esimo anniversario della Convenzione internazionale dei diritti dei minori nell’ambito della Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza. Due i momenti della giornata: prima l’incontro promosso nella sede dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, poi la partita del cuore tra la squadra degli studenti universitari e quella dei giovani migranti ospiti del centro di Cropani. Nel corso dell’incontro, moderato dal giornalista Saverio Puccio, è stata evidenziata la condizione in cui vivono milioni di bambini nel mondo, considerato che nel 2016 il numero di decessi di minori è stato pari a 5,6 milioni.
L’incontro è stato aperto da Antonio Ammendolia, docente dell’Università di Catanzaro, il quale si è soffermato sulla collaborazrione tra Ateneo e Unicef: “L’Università – ha detto – è vicina al territorio, con un Ateneo che ospita dodicimila studenti anche da fuori regione e che hanno scelto di rimanere a Catanzaro perché hanno sperimentato la qualità dell’offerta formativa”. Anche il vicesindaco di Catanzaro, Ivan Cardamone, ha sottolineato il ruolo dell’Ateneo, aggiungendo che “il rapporto con l’Unicef e Enti ed associazioni permette a tutti di crescere in termini culturali”. Il legame con il mondo dello sport e con la formazione per i più giovani è stato evidenziato da Massimo Costa, responsabile Figc per il settore giovanile: “La nostra attenzione è rivolta soprattutto ai bambini – ha affermato – che devono divertirsi praticando sport e per farlo coinvolgiamo anche i centri Sprar in diversi progetti”.
I contenuti della Convenzione internazionale dei diritti dei minori sono stati illustrati da Jessica Mazzuca, dottore di ricerca in Teoria del diritto e ordine giuridico europeo dell’Università di Catanzaro. Mazzuca ha ricordato che “la Convenzione costituisce un documento giuridico vincolante per tutti gli Stati che l’hanno sottoscritta, perché pone obblighi chiari. Oggi il minore è titolare di diritti – ha aggiunto – e il dialogo confronto tra adulto e minore è diventato ormai essenziale”. Temi su cui si è soffermata anche Anna Maria Fonti Iembo, presidente provinciale di Unicef, secondo la quale la Convenzione “riconosce ad ogni persona la dignità di essere vivo e di poter partecipare ed esprimersi”, rappresentando un punto di partenza, anche se occorre comprendere quanto essa sia davvero applicata”. Fonti Iembo si è soffermata sui numeri drammatici che coinvolgono i minori nel mondo: “Tre quarti della mortalità neonatale globale si concentra in due sole regioni: Asia meridionale e Africa subsahariana, mentre metà de decessi neonatali si è verificata in soli cinque paesi”. Tanti i drammi vissuti dai bambini: dai piccoli soldati alle violenze sulle bambine, dalla mancata frequentazione della scuola alle spose bambine, fino alle mutilazioni. Dopo l’incontro, l’attenzione si è spostata sul campo di calcio del Centro universitario sportivo, presieduto da Roberto Maurici, che ha ospitato la partita tra la squadra di studenti universitari e quella dei migranti. Una grande occasione per sottolineare la fratellanza e la solidarietà dei popoli, con il calcio di inizio affidato al calciatore del Catanzaro Evan Cunzi.
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