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Roma, 6 ott. (askanews) – Le donne in Italia sono più istruite degli uomini: il 65,7% delle 25-64enni ha almeno un diploma (60,3% tra gli uomini) e le laureate arrivano al 23,5% (17,1% tra gli uomini). Le differenze di genere sono in aumento e risultano più marcate di quelle osservate nella media Ue27.
Il vantaggio femminile nell’istruzione non si traduce però in un vantaggio lavorativo: il tasso di occupazione femminile è molto più basso di quello maschile (57,3% contro 78%) e il divario di genere è in aumento nel 2022. E’ quanto emerge da un report dell’Istat.

I differenziali occupazionali si riducono al crescere del livello di istruzione (32,5 punti per i titoli bassi, 21,0 per i medi e 7,7 punti per gli alti), per effetto dell’aumento dei tassi di occupazione femminili più marcato di quello maschile: il tasso di occupazione tra le laureate è di 18,4 punti superiore a quello delle diplomate (soli 5,1 punti tra gli uomini); tra le diplomate è di 25,8 punti più elevato di quello tra le donne con al massimo la licenza media inferiore (14,3 punti tra gli uomini).

Tra le donne anche le differenze con la media europea si riducono all’aumentare del livello di istruzione: per le laureate, il tasso di occupazione è inferiore di 4,7 punti alla media Ue27, differenza pari a circa la metà di quella che si osserva per i titoli di studio medio-bassi.

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