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Dopo anni di difficoltà, finalmente ritorna in crescita il raccolto delle castagne italiane, che dovrebbe attestarsi tra i 25 e i 30 milioni di chilogrammi per l’anno in corso (+25% rispetto al 2016, dati Coldiretti). DHL Global Forwarding in questo periodo ne spedisce numerose tonnellate negli Stati Uniti, dove il frutto è particolarmente amato, in particolare per le ricette tradizionali del Giorno del Ringraziamento. Portata in America dalla crescente emigrazione italiana, la castagna continua ad essere apprezzata dagli americani che riconoscono la qualità delle varietà Igp e Dop Made in Italy, in particolare le castagne pregiate delle zone dell’Avellinese, Beneventano e dell’Irpinia.

 

Lo stato dell’arte della castagna italiana

La raccolta di castagne in Italia ha subito un duro colpo negli anni passati ad opera di un insetto arrivato dalla Cina che in breve tempo ha decimato i raccolti, il Cipinide Galligeno del castagno o vespina cinese (Dryocosmus kuriphilus). Il parassita, che ha fatto strage di castagni, è stato però sopraffatto grazie ai buoni risultati della lotta biologica messa in atto grazie al suo antagonista, il Torymus Sinensi, che lo ha praticamente sconfitto. Per questo il 2017 ha portato risultati di crescita e un aumento della richiesta di export del prodotto.

Il record di esportazione di castagne dall’Italia verso gli USA, iniziata nell’Ottocento, si ebbe nel 1913, con ben 35.000 tonnellate. La castagna viene utilizzata in particolare nella ricetta del tacchino ripieno, immancabile sulle tavole del Thanksgiving.

 

Le castagne pregiate della Campania in ripresa

Se i dati previsionali trovassero conferma, la Campania realizzerebbe una ripresa produttiva della castagna compresa tra il 66 ed il 67,5% del potenziale produttivo regionale, attestato tra i 400 mila e 450 mila quintali dei primi anni 2000. Nei circa 16 mila ettari di castagneti da frutto presenti in Campania, la produzione prima del Cinipide Galligeno del castagno coinvolgeva oltre cinquemila aziende agricole e circa 30 aziende di trasformazione. Nella provincia di Avellino, sia nella fascia del Partenio che nell’areale dell’Igp di Montella, la raccolta è da poco iniziata: in queste zone le pezzature risultano decisamente più elevate rispetto all’attuale media regionale e ci si attende un raccolto intorno al 70% del potenziale.

 

Il trasporto e il trattamento delle castagne

Le castagne vengono spedite principalmente via mare, per via del costo del trasporto, ma con l’avvicinarsi della festività cresce anche la richiesta via aerea. Via mare le castagne viaggiano nei contenitori Reefer, ossia contenitori a temperatura controllata di +4 gradi, e impiegano circa 15-18 giorni a raggiungere la destinazione. Via aerea giungono a destinazione dopo 3 giorni. Possono viaggiare anche come general cargo se vengono spedite in un periodo dell’anno in cui le temperature non superano i 25 gradi, altrimenti vengono spedite a temperatura controllata con un range da +15 gradi a +25 gradi.

Le castagne spedite negli USA da DHL Global Forwarding, per preservare la qualità del prodotto, vengono sottoposte ad un processo di fumigazione antiparassitario: un procedimento che utilizza prodotti non nocivi per la salute umana e che preserva tutte le qualità organolettiche della castagna. Il procedimento è inoltre indispensabile per sottostare alle rigide normative in termini di importazioni di derrate alimentari della Food and Drug Administration (FDA) americana, per evitare il dilagare di germi e batteri parassitari da altri Paesi.

 

 

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