1 minuto per la lettura
Roma, 4 ott. (askanews) – A un giorno dalla proclamazione del Nobel per la Letteratura 2023 la partita è ancora apertissima. Secondo i bookmaker (a oltre 10 anni dalla vittoria di Transtormer) potrebbe essere la volta del ritorno di un autore scandinavo, e si fa con insistenza il nome del norvegese Jon Fosse. Non mancano tra i papabili anche alcuni grandissimi autori sinora sempre esclusi dai giochi, in particolare l’anglo-indiano Salman Rushdie, lo scrittore ‘invisibile’ Thomas Pynchon, e il quasi altrettanto invisibile Don De Lillo. Voci insistenti attribuiscono diverse chances alla scrittrice cinese Can Xue. Molto quotato anche il romeno Mircea Cartarescu ma secondo alcune fonti a far saltare i giochi potrebbe essere un nome diverso, quella della grande scrittrice irachena Inaam Kachachi (da decenni residente in Francia). Meno possibilità per il francese Michel Houellebecq (la vittoria dell’anno scorso di Annie Ernaux sembra metterlo fuori gioco) mentre c’è chi scommette che l’edizione 2023 potrebbe essere quella buona per il giapponese Haruki Murakami. Un’ultima opzione, rivoluzionaria per molti versi, potrebbe essere l’assegnazione del riconoscimento al più grande autore di ‘genere’ vivente, lo statunitense Stephen King. Tra gli italiani, qualche possibilità potrebbe averla Claudio Magris.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA