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Roma, 3 ott. (askanews) – “Ho giocato una grande partita. Affrontare Carlos [Alcaraz] non è mai semplice, è un giocatore incredibile. Ci rispettiamo molto. Oggi ho giocato meglio i punti importanti, e un paio hanno fatto la differenza”. Jannik Sinner ha sintetizzato così in conferenza stampa il suo successo in semifinale al China Open di Pechino contro Carlos Alcaraz.
Un successo storico perché gli permette di diventare il terzo italiano tra i primi 5 giocatori del mondo nella classifica, il primo dai tempi di Adriano Panatta, numero 4 nel 1976. Nella prossima classifica, ufficializzata dopo la finale, Sinner sarà proprio numero 4. “E’ un grandissimo traguardo – ha commentato in conferenza stampa -, ma devo dire che sono ancora più fiero dei miei progressi di quest’anno, soprattutto dal punto di vista mentale. Mi sento più forte, e so che ho lavorato tanto anche sul piano fisico, un aspetto su cui spingeremo molto a fine stagione in vista dell’anno prossimo. Sto mantenendo un livello molto continuo per tutta la stagione, e quando ci riesci i punti in classifica arrivano”.
Sinner è anche il primo giocatore ad aver sconfitto quattro volte il murciano, diventato l’anno scorso il più giovane a chiudere una stagione da numero 1 da quando l’ATP ha introdotto il ranking computerizzato, nel 1973.
“Non ho guardato questa statistica prima, tutto quello che posso dire è che ogni volta che ci affrontiamo viene fuori una bella partita. Ognuno di noi spinge l’altro al limite, come oggi. Sono contento della mia prestazione sopra ogni cosa oggi”.
La semifinale ha vissuto su due tempi distinti. “Il primo set è stato molto diverso dal secondo – ha spiegato Sinner -. Ci sono stati tanti break. Nel secondo ho avuto l’occasione di fare un break subito, poi ha avuto tante chances di contro-break quando ero avanti 1-0 e 2-1, sotto 0-40. Un paio di punti avrebbero potuto cambiare completamente la partita. Ma sono riuscito a vincerli, e questo mi ha aiutato molto a rimanere calmo nei game successivi. E a giocare con grande fiducia, come penso si sia visto”.
La fiducia sarà fondamentale anche per rompere in finale il tabù Daniil Medvedev, che finora l’ha sconfitto sei volte su sei. “Cercherò di cambiare un paio di cose – ha spiegato l’altoatesino -. Sarà una sfida molto difficile, ma sarò pronto. Sono fiero di essermi messo nella condizione di affrontatlo un’altra volta, spero di esprimere un bel tennis domani. Naturalmente il servizio è importante, ma conterà tanto anche come giocherò da fondo perché ci saranno molti scambi lunghi. Vedremo come andrà, non vedo l’ora di scendere di nuovo in campo contro di lui”
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