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Roma, 27 set. (askanews) – Le autorità della Gran Bretagna hanno approvato i piani per un nuovo ampio sviluppo di giacimenti petroliferi nel Mare del Nord. Il via libera giunge a pochi giorni dalla svolta annunciata dal premier Rishi Sunak, che ha ridimensionato i propositi sulla velocità del taglio delle emissioni e passaggio a fonti energetiche alternative del Regno Unito.

Secondo il Financial Times la North Transition Authority ha dato l’ok alla compagnia norvegese Equinor per sviluppare il progetto battezzato “Rosebank”, circa un centinaio di chilometri al largo delle isole Shetland. La società prevede di poterne ricavare circa 300 milioni di barili. Il via libera ha innescato immediate proteste da parte di vari gruppi ecologisti.

Si tratta anche di un segnale sulla possibilità che, al di là degli annunci del premier, dopo le politiche di taglio alle fonti fossili degli ultimi anni ora il Regno Unito stia concretamente riconsiderando le sue strategie energetiche.

Intanto nelle contrattazioni mattutine il barile di Brent, il greggio di riferimento del Mare del Nord guadagna uno 0,68% a 94,60 dollari. Negli scambi dell’after hours il West Texas Intermediate sale di oltre l’1% a 91,30 dollari.

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