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Si tratta di presunti affiliati alla cosca Santaiti di Seminara. Fermi emessi per evitare pericolo di fuga
PALMI (REGGIO CALABRIA) – Gli agenti della Squadra Mobile di Reggio Calabria e del Commissariato di Palmi, su ordine della Procura reggina, hanno eseguito stamani un decreto di fermo di indiziato di delitto a carico di nove persone ritenute responsabili, a vario titolo, di di traffico di armi e di sostanze stupefacenti, estorsione, ricettazione e furto, aggravati dalla circostanza di aver agevolato alcune articolazioni della ‘ndrangheta operanti nella piana di Gioia Tauro.
I destinatari dei provvedimenti sono Carmelo Santaiti, di 34 anni, Demetrio Vincenzo Saverio Santaiti (57), Massiliano Santaiti (40), Stefano Antonio Santaiti (44), Vincenzo Mario Santaiti (25), Andrea Bonforte (25), Angela Carbone (45), Saverio Mammoliti (40), Giuseppe Zangari (50).
I fermi sono stati emessi d’urgenza per evitare pericolo di fuga e giungono a compimento di un’indagine finalizzata alla disarticolazione di una consorteria facente capo alla cosca Santaiti di Seminara basata anche su intercettazioni telefoniche e ambientali disposte dalla Dda reggina.
Le indagini hanno consentito di documentare episodi di detenzione, porto e cessione di armi, anche da guerra, tra le quali alcuni kalashnikov, traffico di cocaina e produzione di marijuana anche in concorso con soggetti legati ad altre cosche come Andrea Bonforte di Villa San Giovanni e Saverio Mammoliti, nipote del boss don Saro, di Castellace di Oppido Mamertina.
Contestate anche estorsioni e furti di quintali di legname assieme alla ricettazione di automezzi rubati. Altre quattro persone tra cui un soggetto straniero, da tempo allontanatosi dal territorio italiano, sono tuttora ricercate.
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