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La vicenda di una donna che sta conducendo una gravidanza a rischio e che ha accusato un malore. Il marito, salito per accompagnarla in auto, è stato sanzionato dal vigile

COSENZA – Cittadini in gabbia. I residenti di alcuni tratti di corso Mazzini, in pieno centro cittadino, vivono a disagio la pedonalizzazione dell’area che vieta l’uso delle vetture anche per seri motivi. Il risultato è il completo isolamento di quelle zone intersecate da strade che sono state in seguito chiuse al traffico. Qui una residente ha vissuto uno degli episodi più brutti della sua vita. Ha voluto raccontarcelo, nella speranza che qualcosa possa cambiare.

Gloria (nome di fantasia) è una giovane donna in stato interessante da cinque mesi circa. Purtroppo, la sua è una gravidanza a rischio che porta avanti tra malori e precauzioni. «Domenica mattina sono svenuta in casa – racconta la donna – e mio marito, non appena mi sono ripresa, è andato a prendere l’auto per accompagnarmi al Pronto soccorso. Ha parcheggiato vicino al portone, cioè su corso Mazzini, ed è salito a prendermi in quanto io ero impossibilitata a muovermi da sola. Quando siamo scesi, ci siamo resi conto che ci avevano appena multato. Mio marito ha fatto presente al vigile, che era ancora nei dintorni, quanto mi era appena accaduto e ha esibito il certificato di gravidanza a rischio che mi è stato rilasciato dal ginecologo, ma questi non ha voluto sentire ragioni e ci ha intimato di spostare subito la macchina altrimenti avrebbe chiamato il carro attrezzi. Ci ha, quindi, detto, visto che stavo male, che avremmo dovuto chiamare un’ambulanza. Questa è una cosa impossibile per chi abita dalle mie parti, perché nessun mezzo può arrivare sotto casa mia, nemmeno un mezzo di soccorso, in quanto l’unica strada di accesso è stata pedonalizzata e “sbarrata” da un grosso vaso. Noi che abitiamo a corso Mazzini siamo dei topi in trappola e ci multano per i nostri diritti».

Gloria e il suo bambino ora stanno bene, in ospedale hanno ricevuto le cure del caso, ma resta la rabbia per quanto accaduto, visto che, dinanzi a problemi di salute, si dovrebbe usare una maggiore elasticità. Soprattutto in considerazione del fatto che il cosiddetto salotto buono della città, corso Mazzini cioè, è di sovente attraversato da auto, moto e camion a tutte le ore. Sono tanti gli automobilisti che preferiscono infrangere le regole per non fare un giro più lungo per giungere alla loro meta e durante le ultime elezioni, lo stesso tratto di corso Mazzini in cui Gloria è stata sanzionata era un andirivieni di mezzi per la propaganda elettorale.

Si penalizzano, invece, i residenti, ormai senza alcuna possibilità di parcheggiare nelle vicinanze o di usufruire dei mezzi di soccorso in caso di pericolo. E se ci si arrangia con il “fai da te”, come hanno fatto Gloria e suo marito, le multe fioccano, anche se è in gioco la salute di una donna incinta e del bambino che porta in grembo.

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