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Serena Brancale

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Intervista a Serena Brancale, compositrice e polistrumentista, protagonista al Nu Jazz Festival con la masterclass la “Frittura creativa”

Il Nu Jazz Festival continua a riscuotere un successo travolgente. Questa kermesse, nata da un’iniziativa dell’associazione di promozione sociale Blowing On Soul APS, attiva in tutto il territorio nazionale, vanta un cartellone ricco di eventi che spaziano da concerti coinvolgenti a stimolanti talk e masterclass. Ideato dal genio creativo Elisa Palermo (vocal coach e celebre cantante di gospel e soul), conosciuta come “Brown”, il festival ha ottenuto il prezioso sostegno del ministero della Cultura, oltre al patrocinio della Provincia, del Comune di Cosenza e del Comune di Cerisano.

IL NU JAZZ FESTIVAL E LA MASTERCLASS DI SERENA BRANCALE

Il fatto che appassionati provenienti da tutta la Regione, e non solo, stiano partecipando con entusiasmo dimostra quanto sia importante e apprezzata questa kermesse. Tra le stelle che illuminano il Nu Jazz Festival, spicca Serena Brancale, compositrice e polistrumentista, tra le voci più talentuose del panorama musicale italiano. La sua masterclass, intitolata “Frittura Creativa”, si è tenuta presso il suggestivo Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza.

Attraverso esercizi pratici e preziosi consigli, Serena Brancale ha guidato i partecipanti nell’esplorazione di nuove frontiere nella tecnica vocale e nell’espressione della propria autenticità artistica. A dare il benvenuto all’artista, in rappresentanza del sindaco Franz Caruso, impossibilitato per altri impegni istituzionali, è stata la consigliera delegata del primo cittadino alla Cultura, Antonietta Cozza, entusiasta della sua presenza a Cosenza. Per saperne di più, abbiamo intervistato Serena Brancale.
(DOPO IL VIDEO IL TESTO DELL’INTERVISTA)

Serena Brancale, com’è stata strutturata la masterclass Frittura creativa per il Nu Jazz Festival?

«La prima parte della masterclass si chiama “In bocca al loop”: abbiamo utilizzato la loop e analizzato un bellissimo inedito di Madison McFerrin realizzato con l’impianto loop. Abbiamo destrutturato il brano, trovando gli intervalli giusti. Nella seconda parte della masterclass, ho messo a disposizione dei partecipanti alcune basi e parole chiave da utilizzare per scrivere un inedito entro 40 minuti. È stato molto emozionante. Abbiamo giocato con la musica. Alla fine, abbiamo chiuso con il gospel».

Quali sfide comporta la composizione di un inedito?

«Secondo me, per essere al passo coi tempi, occorre trovare un compromesso tra la nostra scrittura creativa e ciò che ascoltiamo. Questo approccio non è necessariamente negativo, come molti ritengono; anzi, a mio parere rappresenta un segno di profondo amore per la musica e il pubblico. Al giorno d’oggi, considerando che la musica è condivisa anche su piattaforme come Instagram e TikTok, la cosa più bella è essere sé stessi e cercare di conciliare la propria identità con ciò che ascoltiamo in giro».

Dopo tanti successi, chi è oggi Serena Brancale?

«Serena Brancale è una bambina che cerca ogni giorno di divertirsi con la musica senza pensare che si tratti di lavoro, perché è lavoro, ma di una grande passione. Durante le masterclass, amo giocare ed emozionarmi con i ragazzi. Ben vengano queste iniziative e tutto ciò che crea unione nella musica».

Progetti futuri?

«Un bellissimo singolo con uno dei miei rapper preferiti. Non ti dirò mai chi è (sorride, ndr). Stiamo per andare a girare il videoclip. Poi, l’album e concerti meravigliosi tra cui Blue Note Milano e l’Auditorium a Roma. Tappe fondamentali per chi fa questo lavoro. Non vedo l’ora!».

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Francesco Ridolfi

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