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Volevo scrivere una cosa, piccola piccola, di politica. Niente analisi, né pipponi. Ma una storia, che dopo lo scoramento post scrutinio – sì, son tra quelli che son perplodepressi – mi ha riportato il sorriso, l’orgoglio di appartenenza e, voglio esagerare, anche la speranza.  In queste ore una delle notizie arrivate dalla Calabria più commentate in rete, a parte l’assordante frinir a cinque stelle, è stata quella dell’elezione al senato di Domenico Scillipoti. Lui, il peones.  Che imbarazzo, che vergogna. Ai voglia a ironia. Votare l’han votato.  
E giù battute. Masticavo amaro, come usa dirsi. Quando la luce, mi si appalesa dal nord, dal Piemonte. L’elezione alla Camera di Celeste Costantino nelle file di Sel. Una giovane donna reggina. Da sempre impegnata. Una laurea in filosofia all’Unical  e un master in mediazione culturale. Padre ex ferroviere e mamma che lavora in una fabbrica di parrucche. Cresciuta al Gebbione di Reggio Calabria. Quartiere tosto.   Arriva presto in politica,  con i  Giovani comunisti del Prc di Reggio Calabria poi con Nichi Vendola in Sel. Carriera articolata e ricca. Ma Celeste è soprattutto è una donna “daSud”, l’associazione antimafie nata nel 2005. Con Action – diritti in movimento” ha dato vita alla vertenza nazionale sui migranti di Rosarno e al dossier “Arance insanguinate” (2010)  dove denunciano lo sfruttamento dei lavoratori africani e la presenza della ‘ndrangheta nelle campagna calabresi.  Ha fondato il collettivo “Donne daSud”, nato all’interno dell’associazione antimafie, la rete “Ragazze interrotte” di Sinistra ecologia e libertà e il laboratorio politico “Tilt” con al centro del suo impegno la lotta alla precarietà, il tema del reddito e del welfare per le giovani generazioni. E’ l’autrice della grafic novel “Roberta Lanzino,  ragazza”. Il primo fumetto sul femminicidio in Italia.  E di un sacco di altre cose che trovate meglio spiegate sul suo sito. Io non la conosco personalmente.  Però, oggi, proprio oggi, mi fa piacere parlarne. Per farcela conoscere. Perché la Calabria, è anche Celeste. E io, ne sono orgogliosa. Ah, nel suo Pantheon c’è Rosa Parks.   La donna che non si alzò. Era una sarta, divenne famosa per aver dato  origine al boicottaggio degli autobus a Montgomery. Si rifiutò di lasciare il suo posto sull’autobus a un bianco. Divenne un’icona dei diritti civili. E’ morta nel 2005 a 92 anni

La politica ha le sue ragioni che la ragione non conosce (Pino Caruso, Ho dei pensieri che non condivido)

Volevo scrivere una cosa, piccola piccola, di politica. Niente analisi, né pipponi. Ma una storia, che dopo lo scoramento post scrutinio – sì, son tra quelli che son perplodepressi – mi ha riportato il sorriso, l’orgoglio di appartenenza e, voglio esagerare, anche la speranza.  In queste ore una delle notizie arrivate dalla Calabria più commentate in rete, a parte l’assordante frinir a cinque stelle, è stata quella dell’elezione al senato di Domenico Scillipoti. Lui, il peones.  Che imbarazzo, che vergogna. Ai voglia a ironia. Votare l’han votato.  E giù battute. Masticavo amaro, come usa dirsi. Quando la luce, mi si appalesa dal nord, dal Piemonte. 
L’elezione alla Camera di Celeste Costantino nelle file di Sel. Una giovane donna reggina. Da sempre impegnata. Una laurea in filosofia all’Unical  e un master in mediazione culturale. Padre ex ferroviere e mamma che lavorava in una fabbrica di parrucche. Cresciuta al Gebbione di Reggio Calabria. Quartiere tosto.
 Arriva presto in politica,  con i  Giovani comunisti del Prc di Reggio Calabria poi con Nichi Vendola in Sel. Carriera articolata e ricca. Ma Celeste è soprattutto è una donna “daSud”, l’associazione antimafie nata nel 2005. Con Action – diritti in movimento” ha dato vita alla vertenza nazionale sui migranti di Rosarno e al dossier “Arance insanguinate” (2010)  dove denunciano lo sfruttamento dei lavoratori africani e la presenza della ‘ndrangheta nelle campagna calabresi.  Ha fondato il collettivo “Donne daSud”, nato all’interno dell’associazione antimafie, la rete “Ragazze interrotte” di Sinistra ecologia e libertà e il laboratorio politico “Tilt” con al centro del suo impegno la lotta alla precarietà, il tema del reddito e del welfare per le giovani generazioni. E’ l’autrice della grafic novel “Roberta Lanzino,  ragazza”. Il primo fumetto sul femminicidio in Italia.  E di un sacco di altre cose che trovate meglio spiegate sul suo sito.
 Io non la conosco personalmente. Ho solo letto di lei.  Però, oggi, proprio oggi, mi fa piacere parlarne. Per farcela conoscere. Perché la Calabria, è anche Celeste. E io, ne sono orgogliosa.
Ah, nel suo Pantheon c’è Rosa Parks.   La donna che non si alzò. Era una sarta, divenne famosa per aver dato  origine, nel 1955, al boicottaggio degli autobus a Montgomery. Una battaglia contro la segregazione. Si rifiutò di lasciare il suo posto sull’autobus a un bianco. Divenne un’icona dei diritti civili. E’ morta nel 2005 a 92 anni

 

https://www.celestecostantino.it/ per saperne di più. 

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