2 minuti per la lettura
MATERA – Ci sarebbe piaciuto comprendere quali motivazioni hanno mosso la dirigente dell’Istituto comprensivo “Bramante” a ricavare un’aula per 19 scolari in uno spazio provvisorio vicino alle aule della scuola primaria, circondata da alcuni mobili appoggiati alle pareti e vicina alle porte antipanico. Non è stato così, invece, perchè contattata al telefono ci ha fatto rispondere di essere «Molto impegnata e di non poter parlare».
Il nodo del contendere e la sorpresa che ha accolto genitori e scolari, ieri, all’apertura della scuola, sta in uno spazio che non avrebbe dovuto esserci perchè i bambini della 2A una classe ce l’avevano. Fino allo scorso anno.
All’arrivo a scuola (fiore all’occhiello dell’amministrazione comunale, costruita all’insegna dei più aggiornati sistemi) i genitori hanno scoperto che i loro bambini sarebbero stati sistemati in un corridoio adibito ad aula. Le normative vigenti, sostengono, non prevedrebbero soluzioni di questo tipo ma, al contrario, infrastrutture come le porte che in questo caso non esistono.
L’arrivo delle forze dell’ordine intervenute ha consentito di mettere a confronto la dirigente con una delegazione dei genitori, senza però modificare la situazione ma al contrario, descrivendo la decisione assunta, come una scelta legata a un non meglio identificato “modello nordico” di scuola.
Voci di corridoio parlano di una riunione del consiglio di istituto che si sarebbe svolto nel pomeriggio di ieri e nel corso del quale l’unica ipotesi percorribile emersa sarebbe stata quella di sollecitare il Comune a realizzare una nuova classe, tempi dell’amministrazione permettendo. Sembra inoltre che la soluzione che i genitori degli scolari hanno scoperto ieri mattina all’avvio delle lezioni, fosse stata decisa dal Collegio dei docenti come spazio didattico aperto e considerato a norma.
Tra le ipotesi è emersa anche quella del trasferimento in via Greco ma dopo la lunga attesa per la nuova sede, questa possibilità è stata subito scartata da tutti.
Oggi si torna a scuola e lo spazio disponibile resterà lo stesso in condizioni di sicurezza, secondo la scuola. Il pallino passa ora nelle mani del Comune che dovrà chiarire quali saranno i prossimi passaggi e quando i 19 bambini della 2A potranno avere una classe tutta per loro, uno spazio che ricorderanno anche da adulti, lontano da polemiche e regolamenti ma pronto solo ad accoglierli e farli crescere nel modo migliore, trasformandoli in perfetti cittadini.
LEGGI ANCHE: Rientro a scuola, in Basilicata sui banchi in meno di 70 mila
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA