2 minuti per la lettura
Roma, 7 set. (askanews) – Sono state assegnati a Venezia i riconoscimenti “Sorriso Diverso Venezia Award”, Premio collaterale ufficiale della 80esima Mostra internazionale d’arte cinematografica per le opere di interesse sociale che valorizzano la diversità e tutelano le fragilità delle persone.
Ad aggiudicarsi il titolo di Miglior Film Italiano “The Penitent- A rational man” di Luca Barbareschi, mentre il riconoscimento per il Miglior Film Straniero è andato a “Green Border” di Agnieszka Holland perchè accende potenti riflettori su un fenomeno poco trattato dai media internazionali: quello delle politiche del governo polacco che contrasta con pratiche inumane gli ingressi di migranti disperati dal confine bielorusso.
Presieduto da Diego Righini, con la direzione artistica di Paola Tassone, il Premio – giunto quest’anno alla sua 13esima edizione – ha visto 15 pellicole in nomination, scelte in accordo con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia dalla giuria di esperti presieduta da Catello Masullo e composta da Paola Dei, Armando Lostaglio, Franco Mariotti, Massimo Nardin e Rossella Pozza.
“Voglio essere portavoce di quelle storie ai margini, quelle che restano tante volte sotto i tappeti, quelle più piccole che poche volte vengono ascoltate” ha commentato la Madrina della cerimonia, la giovane attrice già protagonista di Mare fuori Giovanna Sannino auspicando ad “un cinema che dà spazio ai deboli, che raccoglie e rende forti le fragilità, non le schiaccia”.
In sala a ricevere il Premio Sorriso Diverso un commosso Luca Barbareschi regista ed interprete di The Penitent e per Green Border i produttori Marcin Wierzchoslawski, Fred Bernesteininsieme a Stefano Jacono distributore italiano per Movies Inspired. “Quest’anno il Premio collaterale giudica come meglio raccontati alla Mostra i temi sociali della discriminazione e della superficialità con la quale le persone e l’opinione pubblica prende posizione – ha detto Diego Righini, presidente del Premio – il sentirsi diverso non sia strumento per prevaricare gli altri come rappresenta The Penitent. Inoltre Green Border è una chiave di lettura che l’Unione Europea può utilizzare per costruire una coscienza comune sul tema dell’immigrazione tra solidarietà e la ricerca di una soluzione di stabilità dei popoli del mondo. Il vero obiettivo è rendere la vita di tutti possibile a casa propria e nella condivisione tra i popoli”.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA