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Roma, 28 ago. (askanews) – A giudizio del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi la domanda sul “superamento della Bossi-Fini” è “ricorrente ma è un po’ uno slogan”.
“La denominazione Bossi-Fini – ha spiegato rispondendo alle domande dei giornalisti nel corso della conferenza stampa che ha fatto seguito al Consiglio dei ministri – riguarda una modifica che fu fatta del testo originario, del testo unico delle leggi sull’immigrazione che assumeva all’inizio la denominazione Turco-Napolitano. Questo ricordiamolo sempre. Quindi ogni intervento che noi ci ripromettiamo di fare, che abbiamo già fatto come Governo, incide su quel testo unico. Che poi lo si volgia ritenere modifica della Bossi-Fini o della Turco-Napolitano o dei decreti Salvini che furono fatti all’epoca, lascio a voi la denominazione”.
“Il testo unico – ha argomentato ancora il ministro – è molto ampio, è stato oggetto di modificazioni e integrazioni, la denominazione non ci appassiona e non ci riguarda. Le modifiche che stiamo facendo vanno in direzione di un quadro normativo che favorisca ingressi regolari e il più possibile creare meccanismi sanzionatori di quelli irregolari attraverso un incremento dei meccanismi espulsivi e quant’altro”.
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