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Il municipio di Falerna

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FALERNA – Non siamo a Brescello. Siamo a Falerna. Non siamo negli anni ’50. Siamo alle soglie del terzo millennio. Eppure da queste parti i racconti di Giovannino Guareschi sembra che rimangono di straordinaria attualità. Don Camillo e Peppone sono personaggi letterari che ogni tanto, ancora oggi, trovano spazio nella realtà. Ad arroventare la torrida estate, a Falerna, a cavallo di Ferragosto, ci hanno pensato il sindaco Giovanni Costanzo e don Biagio, il sacerdote della parrocchia di Falerna Marina.

Il dissidio covava da tempo. La querelle sarebbe sorta dal mancato riconoscimento del comune di Falerna, di alcune aliquote riguardanti gli oneri di costruzione, alle due parrocchie della cittadina tirrenica. Da questo orecchio, si sarebbe lamentato don Biagio, il sindaco fa finta di non sentire. La sera della vigilia di Ferragosto il sindaco, in forma ufficiale, indossa la fascia tricolore e partecipa alla processione, per le vie di Falerna Marina, in onore di S. Francesco.

Il clima è all’apparenza cordiale. I festeggiamenti in onore del Santo Patrono prevedono, in tarda serata, uno spettacolo pirotecnico sul lungomare. Fedeli e turisti si accalcano per seguire lo spettacolo ma a quel punto esplode lo scontro. Il sindaco annulla lo spettacolo pirotecnico perché, a suo dire, non sono rispettate le normative di sicurezza. Sale la tensione. Nonostante le proteste anche veementi, Costanzo è irremovibile.

Il giorno dopo, i social forum sono inondati di critiche e commenti. Nella notte successiva, la vicenda si tinge di giallo. Ignoti, sparano alcuni colpi d’arma da fuoco alle finestre del municipio di Falerna. Sull’episodio sono in corso indagini da parte della Stazione dei Carabinieri. In un comunicato, l’Amministrazione comunale di Falerna denuncia il grave atto vandalico e invita i cittadini a mantenere la serenità. Le accuse e i sospetti reciproci si susseguono. Esattamente come nei film di Peppone e don Camillo.

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