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Roma, 21 ago. (askanews) – “La Commissione europea, rispetto a qualche anno fa, ha completamente cambiato paradigma rispetto ad esempio alla clausola generale che non si è applicata in questi anni per il Patto di stabilità e crescita e che forse, spero di no, partirà dal primo gennaio 2024”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo al Meeting di Rimini
“Questa è la posizione negoziale italiana su cui siamo attestati: noi non facciamo un problema di debito o mancata riduzione del debito, ma vogliamo che gli investimenti siano trattati in modo privilegiato e meglio rispetto alle spese correnti. Noi non possiamo, in un momento in cui purtroppo siamo ancora una una situazione eccezionale – ha spiegato il ministro – tornare a delle regole che ignorano la necessità di accompagnare e aiutare famiglie e imprese verso queste grandi trasformazioni che stiamo vivendo. Per questo motivo io vedo i prossimi mesi, con un governo responsabile anche in termini finanziari, ma che chiede all’Europa il senso della storia, altrimenti diventa tutti più complicato”.
“Auspichiamo, a livello europeo, si capisca la dinamica e soprattutto il senso del tempo” perchè “purtroppo siamo ancora in una fase di guerra in Europa che influenza i dati fondamentali dell’economia, come l’inflazione”, ha aggiunto.
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