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Roma, 16 ago. (askanews) – “Il giochino di Salvini in tema di infrastrutture è ormai chiaro: coprire con chiacchiere inutili e fumose sul ponte sullo Stretto l’intento preciso del governo di togliere al Sud per dare al Nord”. Lo ribadisce il vicecapogruppo M5s alla Camera e coordinatore del comitato Infrastrutture del Movimento Agostino Santillo.

Prosegue Santillo: “Si è cominciato con lo stop alla Roma-Pescara e alla Palermo-Catania dal percorso del Pnrr: queste due tratte ferroviarie, attese da decenni, sono ora su un binario morto. In arrivo però c’è anche un cambio di destinazione per ben 2,5 miliardi. Soldi che verranno dirottati da opere del Sud su altre del Settentrione. Ne sanno qualcosa i calabresi, che con ogni probabilità vedranno allontanarsi il rafforzamento della Lamezia Terme-Catanzaro e della Sibari-Porto Salvo”.

“In generale però – afferma ancora l’esponente M5s – tutto il Meridione sta subendo una incomprensibile cura dimagrante sulle infrastrutture rispetto ai piani originari del Pnrr. Che questo governo sia ormai orientato sempre di più a togliere ai poveri per dare ai ricchi è cosa risaputa: l’approccio ‘scocciato’ su reddito di cittadinanza, salario minimo e caro-benzina parla per Giorgia Meloni”.

“Ma sui lavori pubblici siamo alla farsa: Salvini la smettesse con la sua propaganda spicciola sul ponte sullo Stretto, opera che finora non ha mezzo euro di copertura, e ci dicesse chiaro e tondo che ne sarà di tutte quelle opere indifferibili che i cittadini delle regioni meridionali aspettano da decenni. Il tempo dei proclami, dopo dieci mesi di nulla, è finito”, conclude Santillo.

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